DAMASCO – Sono passate poche ore dall’ingresso a Damasco delle truppe ribelli guidate da Abu Muhammad al-Jolani quando le forze di terra israeliane attraversano la zona demilitarizzata e varcano il confine siriano. Secondo le fonti anonime del New York Times l’Idf ora controllerebbe la cima del monte Hermon e altre località ritenute essenziali per il controllo dell’area. La decisione del premier israeliano Benjamin Netanyahu deriva dal timore di “insediamenti ostili al confine” ora che non c’è più un garante ufficiale per l’armistizio firmato nel 1974.
Le truppe israeliane non sconfinavano in Siria dalla fine della guerra dello Yom Kippur del 1973. Il conflitto che si concluse con un accordo di cessate il fuoco lungo la cosiddetta “linea viola” e il ritiro delle truppe israeliane che per anni avevano occupato la zona delle alture del Golan. L’enclave israeliana comprendeva molti villaggi siriani, diversi coni vulcanici e la cima del monte Hermon, arrivando a estendersi fino a 40 chilometri da Damasco.
La sanguinosa storia che lega questi due paesi ha però radici più profonde rispetto alla guerra dello Yom Kippur. Siria e Israele sono infatti in guerra sin dalla loro nascita come stati, nel 1948. Il primo scontro tra i due paesi avvenne durante la guerra arabo-israeliana del 1948, scoppiata a seguito del ritiro delle truppe britanniche dalla Palestina e la fine del mandato inglese nella zona. I comandi ebraici condotti dal futuro primo ministro David Ben-Gurion dichiararono l’indipendenza e la nascita dello stato d’Israele il 14 maggio, giorno precedente alla scadenza del mandato. La reazione degli stati arabi confinanti fu dura: truppe provenienti da Egitto, Siria, Libano, Iraq e Transgiordania penetrarono nella Palestina . La prima fase del conflitto terminò nell’anno successivo con armistizi separati.
Il conflitto tra Israele e i suoi vicini si riaccese nel 1967 in occasione della guerra dei Sei giorni che vedeva coinvolti Egitto, Siria e Giordania. La guerra lampo si concluse con la vittoria dello stato ebraico che al termine delle ostilità aveva conquistato la penisola del Sinai, la Striscia di Gaza. la Cisgiordania e le alture del Golan, quel territorio dove oggi l’Idf ha messo piede dopo più di 50 anni e che per la Siria rimane una zona culturalmente e militarmente rilevante.