Istat: nascite al minimo l'Italia invecchia mentre crescono gli immigrati

Gli over 65 sono il 22,3% 12 mila nati in meno nel 2016

Popolazione in calo, anziani e immigrati in aumento. Secondo i dati Istat pubblicati stamattina sulle “stime 2016 degli indicatori demografici”, al 1 gennaio 2017 l’età media dei residenti in Italia è di 44,9 anni, due mesi e mezzo in più rispetto al 2016 e due anni esatti in più rispetto al 2007. E non solo. Sotto il profilo dell’incremento, assoluto e relativo, che ha subito nel medesimo periodo la popolazione in età anziana, gli over 65 superano i 13,5 milioni e rappresentano il 22,3% della popolazione totale (11,7 milioni nel 2007, pari al 20,1%).

Nel 2016 le nascite sono stimate in 474 mila unità, circa 12 mila in meno rispetto all’anno precedente. La riduzione delle nascite è stata del 2,4%: interessa tutto il territorio nazionale con l’eccezione della Provincia di Bolzano, che registra invece un incremento del 3,2%. Il numero medio di figli per donna, in calo per il sesto anno consecutivo, si assesta a 1,34. Rispetto all’anno precedente, spiega l’Istat, i tassi di fecondità si riducono in tutte le classi di età delle madri sotto i 30 anni, mentre aumentano in quelle superiori.

Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2017 sono 5 milioni 29 mila (8,3% della popolazione totale), in lievissimo aumento rispetto all’anno precedente (l’aumento è di 2500 unità, pari a +0,5 per mille). L’Istat segnala che per gli stranieri risultano positivi sia il saldo naturale (+54 mila nascite rispetto ai decessi) e il saldo migratorio con l’estero (+216 mila gli ingressi rispetto alle uscite). Il numero dei cittadini stranieri viene ridimensionato, tuttavia, da 122 mila cancellazioni per irreperibilità e 205 mila acquisizioni della cittadinanza italiana. La popolazione di cittadinanza italiana, riporta ancora l’Istat, scende a invece a 55 milioni 551 mila (-89 mila residenti). Per i cittadini italiani risulta negativo sia il saldo naturale (-189 mila) che il saldo migratorio con l’estero (-80 mila).

Simone Alliva

Laureato all'università Lumsa di Roma in Scienze dell’informazione, comunicazione e marketing, ha iniziato la professione da giornalista pubblicista nei giornali locali della Calabria. Passando nel 2013 al settimanale “L’Espresso”, dove si è occupato di cronaca politica e diritti civili.