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HomeEconomia Istat, boom dei prezzi alimentari: in Italia +30% rispetto al 2019

Boom dei prezzi alimentari
+30% rispetto al 2019
Pesa il rincaro dell'energia

Impennata anche in Germania e Spagna

+60% export farmaceutico verso Usa

di Elisa Ortuso10 Settembre 2025
10 Settembre 2025
Spesa generi alimentari

Spesa di generi alimentari | Foto ANSA

ROMA –  Impennata per i prezzi dei generi alimentari in Italia: il costo aumenta del 30% rispetto al 2019, ma la crescita resta inferiore alla media dei 27 Stati dell’Unione europea.  Lo rende noto l’Istat nella “Nota sull’andamento dell’economia” diffusa il dieci settembre.

L’andamento degli altri Paesi europei: in Francia calano i prezzi

Una dinamica del rialzo, quella registra in Italia, che resta comunque sensibilmente più contenuta rispetto ad altri Paesi come la Germania, che ha registrato una crescita del 40,3% e la Spagna, con un aumento del 38,2%. Passo indietro invece per la Francia, che nello stesso periodo mette a segno una crescita minore degli altri, solo del 27,5%. 

La crescita dell’Italia, fa sapere l’Istat, è “in conseguenza della forte impennata registrata tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2023 e al successivo perdurare di una significativa, seppure più moderata, tendenza alla crescita”. 

Il costo dell’energia tra le cause degli aumenti

I beni alimentari nel Paese rappresentano l’88, 5% del totale dei beni inclusi nel carrello della spesa, che comprende beni alimentari ma anche beni per la cura della casa e della persona. La forte dinamica dei prezzi di questi beni ha condizionato l’andamento di questo indice, con variazioni tendenziali che dal 3,2% di luglio sono passate al 3,5% in agosto. In questo modo si è ampliato il differenziale d’inflazione tra il carrello della spesa e l’indice complessivo, sul quale però ha influito anche la dinamica degli energetici: dai 2 decimi di punto a marzo 2025 a 1,9 punti percentuali ad agosto. 

Tra gli altri dati diffusi dall’Istituto di Statistica anche il numero dell’export farmaceutico italiano verso gli Usa, che nel secondo trimestre è aumentato di oltre il  60%. Cifra che era già raddoppiata nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2024. In calo invece le esportazioni di bevande, che vedono un -2,7% dal +13,9%, ma anche di macchinari e mezzi di trasporto, che registrano rispettivamente un -9,7% e un -35,8 per gli autoveicoli. 

Sul fronte importazioni sono raddoppiati gli acquisti di prodotti farmaceutici tra aprile e giugno, con un +91,2%. Incremento registrato anche per metalli di base, computer e prodotti di elettronica. 

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