Istat, disoccupazione stabile
nel terzo trimestre
aumenta quella giovanile

Il tasso di disoccupazione rimane all’11,6%
il saldo resta positivo rispetto al 2015

Rimane stabile la disoccupazione nel terzo trimestre 2016. A rivelarlo è l’Istat, che segnala un tasso di disoccupazione dell’11,6%, identico a quello registrato nel secondo trimestre di quest’anno. Resta fisso anche il tasso di inattività (35,1%), che si riduce di 1,2 punti rispetto al terzo trimestre del 2015.  Al momento i disoccupati in Italia sono 2.987.000.

Frena, invece, l’occupazione in Italia dopo il  trend positivo degli ultimi cinque mesi. Secondo i dati dell’Istituto nel terzo trimestre gli occupati sono diminuiti di 14.000 unità (-0,1%) rispetto al secondo trimestre, mentre crescono di 230.000 unità sullo stesso periodo del 2015. Il calo momentaneo è dovuto alla diminuzione del lavoro indipendente (-80.000, -1,5%). Risultato inverso per i dipendenti, che continuano a crescere (+66.000, +0,4%). L’aumento interessa soprattutto le donne: in un anno si registra l’assunzione di 180.000 unità. Tuttavia il trend rimane positivo esclusivamente tra gli over 50.

La crescita si concentra sugli ultracinquantenni a causa dell’ ‘’effetto demografico’’, cumulato con la crescita di requisiti di età e contributi per l’accesso alla pensione. Ma i dati non sorridono alle generazioni più giovani. L’Istat rivela un aumento della disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni: dal  36,8% del secondo trimestrale al 37,5 nell’ultimo trimestre 2016. I lavoratori under 24 passano così dalle 997.000 unità alle 976.000 di oggi. 587.000 sono invece i giovani che cercano ancora un lavoro (nel trimestre precedente erano 580.000). Nel complesso i dati, confrontati con il terzo trimestre del 2014, mostrano una diminuzione di quasi 110.000 unità tra i giovani disoccupati; mentre gli occupati sono cresciuti di 43.000 unità.

 

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.