La grande scritta 'Lavoro' durante un corteo della Fiom Cgil a Milano, in una foto d'archivio del 5 dicembre 2012. ANSA/STEFANO PORTA

Cala la disoccupazionema non si è tornatiai livelli pre-pandemia

Diminuiscono anche gli inattivi ma cresce la disoccupazione giovanile

La disoccupazione diminuisce a settembre ma aumenta tra i giovani. È quanto emerge dagli ultimi dati mensili provvisori diffusi dall’Istat su occupati e disoccupati.

In particolare il tasso di disoccupazione cala al 9,2%, -0,1 punti sul mese precedente, mentre l’aumento tra i giovani di 15-24 anni si registra invece al 29,8%, con +1,8 punti. Sale invece di 1,5 punti percentuali il tasso di occupazione, dopo i cali registrati a luglio e ad agosto: gli occupati aumentano infatti di 59mila unità rispetto al mese precedente e di 273mila se confrontato con settembre 2020. Da gennaio a settembre si registra un saldo positivo di poco più di 500mila occupati, dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente.

L’aumento mensile dell’occupazione si osserva soprattutto per le donne, coinvolge i dipendenti a tempo determinato, le persone tra i 25-34 anni e gli ultra 50enni. Confrontando il terzo trimestre con il precedente, il livello dell’occupazione è più elevato dello 0,4%, con un aumento di 81mila unità. La crescita dell’occupazione, nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione e alla sostanziale stabilità degli inattivi.

Anche questi ultimi infatti sono diminuiti: il tasso che – ricorda l’Istat – era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria, scende al 35,7% (-0,1 punti) tra i 15 e i 64 anni ma la diminuzione coinvolge solamente le donne, i 25-34enni e gli over 50.

Rispetto a settembre 2020, diminuisce anche il numero di persone in cerca di lavoro. Questo dato si attesta al -1,2% ed è più marcato per gli uomini, coinvolgendo solo chi ha più di 24 anni.

Nel complesso dunque, rispetto ai livelli pre-pandemia, il numero di occupati è inferiore di oltre 300 mila unità, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione sono più bassi rispettivamente di 0,4 e 0,6 punti, mentre il tasso di inattività è superiore di 0,9 punti.

“I dati Istat di oggi ci dicono che stiamo recuperando i posti di lavoro perduti durante la pandemia, ma la strada da fare è ancora lunga – dichiara la deputata Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale Pd -. Soprattutto, la forte prevalenza di contratti precari e la presenza di giovani inattivi deve accendere un faro sui contratti da incentivare per favorire la ripresa. Non potrà esserci vera ripresa, infatti, se non favoriremo l’occupazione di qualità”.

Enrico Scoccimarro

Laureato in Scienze politiche e sociali a Torino con una tesi sulla violenza di genere, frequento il master in giornalismo LUMSA dal 2020. Amo osservare le realtà che mi circondano e capirne il significato. Ho trattato nei miei articoli questioni di genere, antisessismo in generale e sport. Le mie passioni più grandi sono la cultura greca, il calcio e la cucina.