UDINE – Sassi, petardi e fumogeni contro gli agenti. La manifestazione pro Pal di ieri sera – a cui hanno preso parte10mila persone – è stata caratterizzata da forti tensioni prima della partita tra Italia-Israele fuori dal Bluenergy Stadium di Udine. Verso la fine della protesta una frangia di manifestanti si è staccata dal corteo ingaggiando uno scontro con la polizia dove sono stati feriti otto agenti e due giornalisti.
Cosa è successo
Secondo le ricostruzioni, al termine del corteo circa 300 manifestanti si sono staccati tentando di sfondare il cordone delle forze dell’ordine. Secondo le stime della Questura, alla manifestazione partita da piazza della Repubblica hanno partecipato circa 9mila persone. Contro le forze dell’ordine sono stati lanciati sassi e materiale pirotecnico. La polizia ha risposto con cariche di alleggerimento usando idranti e lacrimogeni per disperdere il gruppo. A quanto si apprende sono 15 al momento le persone trattenute negli uffici della Questura di Udine. Con tutta probabilità, nelle prossime ore saranno individuati altri responsabili anche grazie all’ausilio dei numerosi filmati che sono stati girati.
La condizione dei giornalisti coinvolti
Durante la violenta sassaiola un videoreporter è stato colpito da un sasso al viso. Un’altra giornalista, Elisa Dossi di Rainews24, è rimasta ferita a una caviglia. “Sto bene, ho un ematoma grosso alla gamba, ma fortunatamente nulla di rotto”, ha spiegato all’Ansa Dossi. “Si è trattato di una sassaiola davvero brutta di una frangia violenta, è un fatto gravissimo”, ha poi chiosato la giornalista. Tra i feriti anche un carabiniere, colpito da un sasso alla tempia.
La reazione della politica e la solidarietà dei sindacati
Le violenze hanno scatenato un’ondata di indignazione da parte del mondo politico, con il Senato che ha fatto partire un applauso bipartisan subito dopo il discorso del ministro degli Esteri Antonio Tajani a sostegno delle forze dell’odine. “Purtroppo anche ieri sera a Udine i violenti estremisti pro Pal hanno aggredito le forze dell’ordine perché volevano impedire lo svolgimento della partita di calcio Italia-Israele”, ha detto Tajani. “Esprimo tutta la mia solidarietà ai due giornalisti feriti dai manifestanti e a tutti i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri che ieri sera hanno garantito la sicurezza” ha concluso. Contro i violenti anche l’Usigrai: “A Udine gruppi organizzati hanno deliberatamente attaccato operatori dell’informazione durante le manifestazioni contro l’incontro di calcio Italia-Israele. Solidarietà alle colleghe e ai colleghi rimasti feriti e che hanno subito danni agli strumenti di lavoro” scrive l’esecutivo in una nota.