Juventus campione. Ancora polemiche: 33 o 31 scudetti? In Serie A quasi tutto da decidere

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Con la vittoria di misura sulla Sampdoria di sabato sera, la Juventus è aritmeticamente campione d’Italia per la quarta volta consecutiva. Successo netto quello dei bianconeri, campioni con quattro turni di anticipo, eguagliando il Grande Torino e avvicinando i record stabiliti dalla Signora stessa negli anni Trenta (dal 1931 al 1935) e dall’Inter di Mancini e Mourinho (campione dal 2006 al 2010). I numeri ufficiali, successivi al processo Calciopoli, dicono di 31 scudetti, ma in casa bianconera si continua a parlare di 33 titoli, in pieno disaccordo con la Figc e con chi ritiene “impuri” i successi dell’era Capello, ottenuti nelle stagioni 2004/2005 e 2005/2006. Ad essere coinvolta nel vortice della polemica, questa volta, è stata pure l’Ansa, che proprio la sera di sabato ha pubblicato la notizia della vittoria bianconera iniziando il pezzo con una frase piuttosto esplicita: “La Juventus ha conquistato stasera il suo 31/o scudetto, 33 sul campo, il numero 29 vinto nell’era della serie A a girone unico”. Qualche prevedibile reazione, come quella del popolare sito web blitzquotidiano, ha apertamente parlato di “Epic Fail”, riferendosi all’agenzia di stampa, e sottolineando come “la Figc si è espressa più volte sulla revoca degli scudetti juventini del 2005 e del 2006. Ma dalle parti di Via della Dataria la notizia non deve essere arrivata”.
In ogni caso la certezza è che la serie A ha messo il punto fermo sul titolo di quest’anno, ma le questioni in gioco sono ancora tante: su tutte la lotta per l’assegnazione dei posti in Champion’s. La Roma, grazie al 2 a 0 rifilato al Genoa, scavalca nuovamente la Lazio (fermata sull’1 a 1 a Bergamo), e si porta a 64 punti contro i 63 dei biancocelesti. Staccato di quattro lunghezze il Napoli, che dopo la disfatta di Empoli di giovedì sera mette a segno un successo netto per 3 a 0 sul Milan, mantenendo viva la rincorsa alle due romane a quattro giornate dalla fine.
Più complicato il quadro per l’accesso all’Europa League. Come sempre i posti disponibili sono tre, ricavati dalla vincitrice o finalista della Coppa Italia e dal quarto e quinto posto in serie A. Attualmente le due posizioni in classifica sono occupate dal Napoli e dalla Fiorentina, ma ci potrebbero essere delle variabili. Anzitutto l’eventuale conferma della qualificazione della Lazio in Champion’s League, che, pur finalista di Coppa Italia, “libererebbe” una posizione in campionato portando l’accesso alla competizione fino alla sesta classificata di A,  attualmente occupata dalla Sampdoria.
Ma nel turbine dei calcoli entrano di nuovo Napoli e Fiorentina, entrambe semifinaliste di Europa League: come previsto da questa stagione, nel caso di vittoria della competizione una delle due guadagnerebbe di diritto una nuova qualificazione alla Champion’s. In quel caso la classifica consentirebbe addirittura a Genoa, Torino o Inter (in lotta per il settimo posto a 50, 49 e 48 punti rispettivamente) di ottenere un ingresso alle coppe per il prossimo anno.
Pochi dubbi invece per la permanenza in serie A. Il Parma già fallito retrocederà comunque, mentre l’Atalanta, quart’ultima, ha un vantaggio di 9 punti sul Cagliari a 4 gare dal termine: con un’eventuale vittoria contro il Palermo gli uomini di Reja sarebbero matematicamente salvi già domenica prossima.

Stelio Fergola

Stelio Fergola

Nato a Napoli il 18 maggio del 1981, ha iniziato a collaborare per il quotidiano partenopeo “il Roma” dal settembre 2002 ed è diventato giornalista pubblicista nel giugno del 2005. Ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze Politiche e la Specialistica in Relazioni Internazionali, entrambe presso l'Università Roma Tre. Dal 2005 al 2009 ha scritto anche per il sito web www.multiplayer.it, dedicato al mondo dei videogiochi, e nel 2011 per il blog culturale “Critica italiana”.