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HomeEsteri Kiev, ok degli Usa per attacchi a lungo raggio. Mosca replica: “I vostri missili non sono magici”

Ucraina, sì degli Stati Uniti
agli attacchi a lungo raggio
Pronti i missili Tomahawk

Mosca: "Non sono un'arma magica"

Nella notte ancora bombardamenti russi

di Alessio Sebastiano Corsaro29 Settembre 2025
29 Settembre 2025
trump

Il presidente russo Vladimir Putin | Foto Ansa

ROMA – La svolta del conflitto in Ucraina passa dagli Stati Uniti. Secondo l’inviato speciale americano Keith Kellogg, il presidente Donald Trump ha autorizzato Kiev “a lanciare attacchi a lungo raggio contro la Russia”. “Bisogna usare la capacità di colpire in profondità e questo significa che non ci saranno punti sicuri”, ha proseguito poi il fedelissimo di The Donald, avvertendo Vladimir Putin sulla possibile svolta.

Vance: “Trump valuta seriamente questa possibilità”

Come confermato dal vicepresidente americano J.D. Vance, Trump sta infatti “valutando seriamente la possibilità di fornire missili Tomahawk all’Ucraina”, oggetto del desiderio richiesto dal presidente Zelensky durante il bilaterale tenutosi all’Onu. Più potenti degli Atacms, i Tomahawk sono missili da crociera con un raggio d’azione fino a 1500 chilometri. Una fornitura che nemmeno l’amministrazione Biden aveva mai concesso a Kiev e che potrebbe aumentare notevolmente la pressione su Putin. Anche se, secondo lo zar, “questi missili non sarebbero un’arma magica” tale da consentire agli ucraini di cambiare il corso del conflitto, come specificato dal portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.

Quattro morti e 70 feriti negli attacchi russi

Nel frattempo, dopo otto giorni di apparente calma, Mosca ha ricominciato a bombardare con forza le città ucraine. Nella notte, infatti, la Russia ha dato sfogo a uno dei più massicci attacchi degli ultimi mesi, al punto da spingere anche la Polonia a far decollare i suoi jet per proteggere i confini. Almeno quattro i morti e 70 i feriti in varie regioni del Paese, per quello che il presidente Zelensky ha definito in un post su Telegram “un vile attacco”, che ha colpito principalmente le regioni di Zaporizhia, Khmelnytskyi, Sumy, Mykolaiv, Cernihiv e Odessa.

Danimarca blindata in vista del vertice Ue

Sul fronte droni, la Danimarca continua a essere una zona calda. Nelle ultime ore sono stati infatti avvistati velivoli sospetti nei pressi di siti militari danesi, come confermato dal ministero della Difesa. Un aereo da caccia ha poi sorvolato l’isola di Bornholm nell’ambito di un’operazione di preparazione al “respingimento”. La tensione resta dunque molto alta in vista della riunione informale dei capi di Stato dell’Ue a Copenaghen fissata per il primo ottobre. La città sarà blindata e a dare manforte arriveranno nella capitale anche le forze armate tedesche. Uno stato di allerta sottolineato dalle parole del commissario Ue per l’Economia Valdis Dombrovskis, secondo cui “l’Europa è già in una guerra ibrida con Mosca”.

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La premier danese Mette Frederiksen | Foto Ansa

L’appello di Mattarella per la pace

In una fase così delicata per gli equilibri mondiali, non manca poi il rinnovato appello alla pace del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo un colloquio con il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev, Mattarella ha infatti sottolineato come “è importante fare riferimento a tutti gli sforzi possibili per mettere pace nel mondo e per ribadire l’importanza del multilateralismo e della pari dignità di ogni Stato”.

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Astana | Foto Ansa

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