HomeEconomia La Bce dice “no” alla spagnola Bankia e le borse affondano. Schröder critica duramente la Merkel

La Bce dice “no” alla spagnola Bankia e le borse affondano. Schröder critica duramente la Merkel

di Paolo Costanzi31 Maggio 2012
31 Maggio 2012

In Europa la paura regna sovrana e il nostro differenziale con i titoli di Stato tedeschi schizza quasi a quota 500. Non va meglio alla Spagna. Lo spread tra i “bonos” e i bund – rispettivamente i titoli spagnoli e tedeschi – non era mai arrivato così in alto. Pericolosamente in alto. A fine giornata i titoli a dieci anni si sono attestati sui 534 punti, dopo aver toccato un massimo storico di 539 punti. Per non parlare del tasso di interesse che i titoli spagnoli hanno raggiunto: il 6,6 per cento. Basti pensare che il “mercato” ritiene il tasso del sette per cento come una soglia insostenibile per un Paese.

La Bce dice “no” alla spagnola Bankia.La Spagna si trova a un soffio dal punto di non ritorno. Intanto arriva un secco e categorico “no” della Bce al salvataggio dell’istituto di credito spagnolo Bankia, alla quale servirebbero 19 miliardi per la ricapitalizzazione. Di conseguenzala Spagna farà da sola, infatti il ministro dell’Economia iberico, Luis De Guindos, si muove verso un finanziamento interno, tutto spagnolo: il fondo salva-banche spagnolo Frob. L’unico aspetto positivo è stato il commento del Commissario Ue agli Affari Economici, Olli Rehn, il quale ha detto che, al fine di evitare sanzioni,la Commissione è «pronta a concedere alla Spagna un anno in più, fino al 2014, per ridurre il deficit al 3% del Pil, purché il governo presenti in tempi stretti una finanziaria per il 2013-2014 e si assicuri di controllare la spesa pubblica regionale».

Schröder torna nell’arena. Dall’altra parte dell’Europa la Germania assiste allo scontro politico tra l’ex cancelliere, Gerhard Schröder, e l’odierna cancelliera, Angela Merkel. «Quello che fa il governo tedesco, cioè dire alla Grecia che bisogna fare contemporaneamente le riforme e la politica di austerità, non ha alcun senso né politico, né economico». Le parole usate – in un’intervista al Corriere della Sera – dal socialdemocratico Schröder sono forti e testimoniano la spaccatura politica della Germania. Da un lato l’intransigenza “merkeliana”, dall’altra la voglia di farsi carico di un’Europa “azzoppata”. Per Schröder la «Merkel pensa in termini elettorali e sbaglia». La cancelliera si trova sempre più pressata, non solo dalla governante europea che le ha sempre recriminato un atteggiamento eccessivamente rigido, ma anche dall’interno.

Borse a picco. Tornando ai titoli di Stato, l’asta di ieri è stata, per così dire, molto “fiacca”. La conseguenza diretta è stata una chiusura in profondo rosso per le Borse del vecchio continente. Probabilmente condizionate dalla grave situazione delle banche spagnole. La maglia nera è andata a Madrid che ha perso il 2,58%, seguita da Parigi (-2,24%), Francoforte (-1,8%), Milano (-1,79%) e Londra (-1,74%).

Paolo Costanzi

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