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Una legge a tutela dei bimbi di figli di coppie omosessuali e nati all’estero con fecondazione eterologa. È la richiesta che la Corte Costituzionale ha rivolto al legislatore, spingendo per il riconoscimento giuridico di entrambi i componenti della coppia che ne hanno voluto la nascita e hanno esercitato la responsabilità genitoriale.
Secondo la Consulta il vuoto di tutela nel nostro ordinamento “non è più tollerabile, in quanto lede il superiore interesse del minore, riconosciuto non solo dalla Costituzione ma anche dalle carte sovranazionali”. “Spetta quindi al legislatore – spiegano i giudici costituzionali – individuare il ragionevole equilibrio tra i beni costituzionali coinvolti”.