Papa Francesco durante la celebrazione della messa a Santa Marta, Citta' del Vaticano, 18 settembre 2016. ANSA/ L'OSSERVATORE ROMANO ++HO -NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Affondo di Papa Francescocontro l’aborto terapeutico:“Come affittare un sicario”

Il Pontefice nel corso dell’udienza: "Sbagliato sopprimere vita innocente"

“Come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare?” Papa Francesco, nel corso della catechesi dell’udienza generale del mercoledì in Vaticano, si scaglia contro l’aborto. E si concentra contro l’interruzione di gravidanza di tipo terapeutico, quella cioè consigliata dai medici in caso di rilevanti problemi di salute per la madre o di disabilità gravissime del nascituro. “Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema?” ha chiesto Jorge Mario Bergoglio alla folla radunata all’interno del colonnato del Bernini.

Poi, l’affondo: “L’aborto non è un atto civile, è come affittare un sicario”. Perché, spiega Francesco, “un bimbo malato è come ogni bisognoso della Terra, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio, che può tirarci fuori dall’egocentrismo e farci crescere nell’amore. La vita vulnerabile ci indica la via di uscita, la via per salvarci da un’esistenza ripiegata su se stessa”, ha proseguito il pontefice.

Il ragionamento del Papa va alle basi stesse del dualismo tra bene e male, vita e morte, luce e oscurità che caratterizza il mondo terreno. L’aborto, nella visione di Francesco, è un tipo di scelta che ricade nel lato oscuro dell’esistenza: perché è un atto contro la vita, proprio nel momento in cui questa si fa strada per venire alla luce. “Si potrebbe dire che tutto il male operato nel mondo si riassume in questo: il disprezzo per la vita”, spiega Bergoglio.

“La vita è aggredita dalle guerre, dalle organizzazioni che sfruttano l’uomo, dalle speculazioni sul Creato e dalla cultura dello scarto. E allora – è il ragionamento del pontefice – è giusto fare fuori una vita umana nel grembo materno per risolvere un problema? Non si può. Non è giusto, è come affittare un sicario. Da dove viene tutto ciò?” si chiede poi il Papa. “La violenza e il rifiuto della vita nascono, in fondo, dalla paura”.

Quello pronunciato da Bergoglio è un discorso destinato certamente a segnare la storia del suo pontificato, e a scatenare polemiche. Perché paragonare a un sicario una madre che – per gravi rischi alla sua salute, o per terribili disabilità del futuro bambino – decide di interrompere la gravidanza, e il raffigurarla con l’immagine di un killer prezzolato, non potrà non suscitare le proteste di molte donne.

Siria Guerrieri

Dottore di Ricerca, giornalista con la passione per Politica ed Esteri fin dai tempi dell’università. Nel 2010 e nel 2011 è a Washington DC per una borsa post-doc. Dal 2014 al 2016 collabora con la redazione di Rassegna, Rassegna.it e Liberetà, occupandosi di esteri e politiche dell'Unione Europea.