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Una strage premeditata: è quanto ipotizzato fin da subito dagli inquirenti al termine del primo sopralluogo nella casa di Cisterna di Latina dopo che l’appuntato dei carabinieri, Luigi Capasso, aveva sparato alla moglie, ucciso le due figlie e si era tolto la vita. Nell’abitazione sono state trovate 5 lettere che Capasso aveva scritto ai genitori e ai fratelli e un assegno da 10mila euro, somma destinata ai funerali per se stesso, la moglie e le bimbe.
Non si tratterebbe, dunque, di un raptus o di un moto di rabbia improvviso. Secondo la ricostruzione de Il Messaggero, Capasso avrebbe premeditato da tempo di sterminare la sua famiglia, pianificando tutto nei minimi dettagli.