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Le forbici dell’UE sul bilancio italiano

di Simone Alliva24 Ottobre 2016
24 Ottobre 2016
Renzi Bruxelles

Oggi la Commissione UE invierà delle lettere a sei Paesi chiedendo chiarimenti sulle bozze di legge di Bilancio che hanno presentato. Tra i governi sollecitati, oltre a Francia, Olanda, Belgio, Spagna e Portogallo, ci sarà quello italiano. Bruxelles suggerirà le modifiche richieste al governo per chiudere la partita sui conti: vengono considerate “eccessive” le coperture una tantum che non garantiscono la tenuta del bilancio e troppo generoso lo sconto sul deficit quantificato dal governo Renzi. L’Italia resta in bilico su un decimale: Roma ha fissato il deficit al 2,3%, contro il 2,2 pattuito con la Commissione. Il premier Renzi ieri, intervistato da Lucia Annunziata durante la trasmissione “In mezz’ora”, ha definito la missiva “fisiologica” aggiungendo: “Il problema non è lo 0,1%. Noi difendiamo gli interessi dell’Italia”. Renzi ha chiesto sostegno nella sfida per ridiscutere nel 2017 il Fiscal Compact, ed è pronto a ricambiare a muso duro le richieste trancianti dell’Unione Europea: “La composizione della manovra non si cambia”. Muro contro muro aggiornato a fine anno. Bruxelles rispetterà il calendario stilato la scorsa settimana: prima la lettera che terrà aperta la porta a una bocciatura della manovra che tuttavia, nonostante le regole lo permetterebbero, non sarà rigettata già il 31 ottobre. Il 9 novembre la presentazione delle previsioni economiche, a metà mese l’opinione (negativa ma non irreversibile) sulla finanziaria e solo dopo Natale l’eventuale bocciatura definitiva con l’apertura di una procedura di infrazione sui conti. Il premier Renzi ha dichiarato che in settimana il testo della finanziaria arriverà in Parlamento.

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