HomeSpettacoli Le pagelle della prima serata del Festival di Sanremo

Le pagelle di Sanremo
Promossi Lauro e Pavone
Male Masini, Urso e Riki

Raphael Gualazzi scuote l'Ariston

sorprese Eugenio in via di Gioia e Fadi

di Tommaso Franchi05 Febbraio 2020
05 Febbraio 2020

Il bilancio della prima serata del Festival di Sanremo nelle pagelle del nostro inviato Tommaso Franchi. 

Giovani
Eugenio in via di Gioia Brano dal sound coinvolgente, tra il pop e il rock. Spigliati, energici e dinamici. Si scatena l’Ariston. 7,5

Tecla Classico brano sanremese, che inneggia alle donne tra vocalizzi e spinte in alto delle corde vocali. Senza infamia e senza lode, ci si aspettava di più. Una Mannoia mal riuscita. 5,5

Fadi Una chitarra, un look accattivante, Bologna e una voce intrigante. Quattro accordi scivolano tra emozione e occhi lucidi. Sorpresa. 7,5

Leo Gassmann Nulla cambia da X Factor. Un misto tra le canzoni che piacevano alla Maionchi e le spinte nei momenti clou. Niente di nuovo sul fronte sanremese. Finale alla Re Leone, per acchiappare consensi nel suo pubblico. 5

Elodie

Big
Irene Grandi Attacco troppo spinto, a tratti sconclusionato. Il testo di Rossi e Curreri è una marcia in più. Un bel crescendo finale la salva da una figuraccia. 5,5

Marco Masini Il solito Masini, la solita metafora calcistica, il solito crescendo, la solita stecca, la solita parolaccia. Il solito, grazie. 3

Rita Pavone Più attesa di Diletta Leotta, scende con più eleganza le scale dell’Ariston. Urla un “Grazie” iniziale, poi si scatena con una verve che supera quella dei quattro giovani di inizio serata messi assieme. Idolo della folla. 7

Achille Lauro Scalzo, appariscente e provocatorio. Poi si sveste, mani in faccia e sound da hit radiofonica. Mostro da palcoscenico sulle note che ricordano “Rolls Royce”. “Oh Mio Dio” 8

Diodato Il solito ragazzo che avvolge per qualche minuto, ma l’effetto svanisce subito dopo. Rischia di essere un eterno incompiuto dalla grande voce. 6,5

Le Vibrazioni Sarcina non si innova, regala la solita canzone da Vibrazioni per segnare sul curriculum un altro Sanremo. Sbadigli a iosa. 4

Anastasio Attacco stile Angus Young, metrica impeccabile. Un pesce fuor d’acqua. Il classico Anastasio che porta un vento nuovo a Sanremo. 6,5

Elodie Stile di Mahmood. L’impronta dell’ultimo vincitore di Sanremo prevale troppo. Prossimo tormentone. 6,5

Bugo e Morgan La coppia di amici mischia inquietudine e salti rockettari. Sarà l’orario, ma nessuno si muove. Poi si fissano e scendono le scale, poi calano. Non all’Ariston. 5

Alberto Urso Un Volo a planare. 2-

Riki Tre mesi tra le fangirl, poi oblio. Nessuna energia, se non tra le sue sostenitrici. Stona pure col vocoder. 2,5

Raphael Gualazzi Jazz, sound e groove. Bella sorpresa finale che risveglia tutti dal torpore generale. Impossibile stare fermi. 7+

Raphael Gualazzi

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