HomeCronaca Legambiente contro lo Stretto: “Spesa inutile”

Trasporti, Italia indietro
rispetto al resto d'Europa
Il Sud è più penalizzato

Ciafani (Legambiente): "Investimenti

sullo stretto di Messina sono inutili"

di Samuele Avantaggiato22 Febbraio 2023
22 Febbraio 2023
Legambiente

ROMA – È fondamentale investire nel settore dei trasporti, “smettendola di rincorrere inutili opere come il ponte sullo Stretto di Messina”. Si è espresso senza mezzi termini Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, che il 22 febbraio ha presentato il nuovo rapporto Pendolaria 2023 in relazione al trasporto su ferro sul suolo italiano.

L’inutilità del Ponte sullo Stretto di Messina

“Sarà fondamentale – ha affermato Ciafani – invertire la rotta e puntare su importanti investimenti per le ferrovie del nostro Paese”. Secondo il presidente di Legambiente, sarà importante investire in treni moderni e nuove interconnessioni tra i vari mezzi di trasporto, potenziando sia il servizio regionale che quello Intercity.

La sfida è garantire maggiore sostenibilità ambientale

Stanziare fondi per nuovi collegamenti ferroviari, ha spiegato Legambiente, vuol dire rispettare gli obiettivi previsti dal Green Deal europeo sul taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e del loro azzeramento entro il 2050. “In data odierna – si legge nel rapporto – un quarto delle emissioni ha origine in Italia e, in valore assoluto, il dato è cresciuto a dismisura rispetto agli anni novanta”.

Il Sud indietro nei trasporti rispetto al nord Italia

Il dato più inquietante dell’ultimo rapporto Pendolaria 2023 evidenzia che il Mezzogiorno ha treni più vecchi e in numero minore rispetto al Nord. Inoltre, la maggior parte delle locomotive viaggiano ancora su binari unici e non elettrificati – con un rischio più elevato di incidenti. Emblematico, poi, che tra Napoli e Bari non esista ancora un collegamento ferroviario diretto.

Il trasporto ferroviario italiano è arretrato rispetto all’Europa

Sebbene negli anni ci siano stati dei miglioramenti, il trasporto ferroviario italiano risulta ancora indietro rispetto al resto d’Europa. Nel rapporto, Legambiente denuncia che “a pesare sono i continui ritardi infrastrutturali, i treni poco frequenti, le linee a binario unico, la lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte e le risorse economiche inadeguate”.

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