L’Istat conferma Pil 2016 un aumento pari a 0,9% debito cresce dello 0,6%

diminuisce pressione fiscale al 42,9% ma solo il 45% degli italiani dichiara

L’Istat comunica che il Pil italiano ha registrato nel corso del 2016 un aumento dello 0,9%. Questo dato supera le previsioni del governo che nel Documento programmatico di bilancio faceva riferimento ad una crescita dello 0,8% come era avvenuto nel 2015 (la stima ufficiale era stata dello 0,7%, ma poi rivista al rialzo dall’Istat). Sempre sull’andamento dell’economia e in particolare riguardo le nuove stime su prodotto interno lordo e indebitamento, si rivela che il rapporto debito/Pil dell’Italia si è attestato nel 2016 al 132,6%, in aumento rispetto al 132,0% del 2015, mentre il rapporto deficit/Pil scende al 2,4%, rispetto al 2,7% del 2015.

Se cresce lievemente l’avanzo primario in rapporto al Pil, ovvero l’indebitamento netto senza la spesa per interessi, si apprende che scende la pressione fiscale, cioè il rapporto fra gettito fiscale e Pil. Infatti, nel 2016 in Italia è stata del 42,9%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 43,3% dell’anno precedente. Tutti questi dati consegnano una fotografia in cui i consumi rallentano e gli investimenti aumentano. Le famiglie residenti in Italia hanno infatti speso lo 0,2% in meno rispetto al 2015 soprattutto in beni (+1,8%) piuttosto che in servizi (+1%). La componente più dinamica della domanda è stata ricoperta dagli investimenti fissi lordi, con un incremento del 2,9%, superiore a quello del 2015 (1,6%).

Una corretta comprensione dei dati Istat va collegata alle stime sul reddito medio degli italiani. Secondo gli ultimi dati Irpef stilati dal Dipartimento delle Finanze del Tesoro in relazione al 2015, questo si attesta a 20.690 euro. Va però osservato che poco meno della metà dei contribuenti (il 45%) dichiara al fisco e paga tasse su un reddito più basso di 15mila euro. Solo il 5,2% dichiara più di 50mila euro. Circa 10 milioni hanno un’imposta netta pari a zero, cifra che raggiunge 12,2 milioni se si considerano quelli la cui imposta è interamente compensata dal bonus mensile di 80 euro. In questo quadro viene alla luce l’enorme portata dell’evasione fiscale in Italia.

Alessio Foderi

Nato a Orbetello nel 1994, cresce nella Maremma Toscana e si trasferisce a Pisa, per frequentare l’università dove, dopo aver trascorso un periodo a Londra, si laurea in traduzione e interpretariato nel Luglio 2016. Oltre le lingue, coltiva molte passioni come la fotografia e il cinema: curioso e determinato, dal 2014 inizia a collaborare con RadioEco.it, prima come blogger e poi come speaker della trasmissione settimanale “Associazioni d’Idee”. Adesso alla Lumsa per inseguire una passione e realizzare un sogno.