epa03581703 (FILE) A file photo dated 11 December 2012 showing an exterior view of the New Scotland Yard in central London, Britain. News sources are reporting 13 February 2013 that British police have arrested an additional six journalists in connection with the investigations of then News of the World newspaper and phone hacking scandal. The phone-hacking scandal - which focussed on the illegal interception of mobile phone messages by tabloid newspapers mostly owned by media magnate Rupert Murdoch in Britain over the past decade - came to a climax in the summer of 2011. EPA/ANDY RAIN

Londra: auto investefedeli fuori da una moscheaEsclusa ipotesi terrorismo

Tre le persone rimaste ferite Testimoni: "Insulti anti musulmani"

“Probabile violenza islamofoba”. È il possibile movente dietro l’episodio avvenuto qualche ora fa di fronte a una moschea a Brent, sobborgo nord-occidentale di Londra. Una Nissan Juke con a bordo tre ragazzi e una ragazza sui vent’anni, secondo la ricostruzione del The Guardian, si sarebbe fermata all’ingresso del luogo di culto. Dopo un diverbio con alcuni fedeli, i tre ragazzi avrebbero urlato degli insulti anti musulmani prima di investire tre pedoni. Scotland Yard esclude la pista terroristica, ma gli insulti islamofobi sono considerati un’aggravante dagli inquirenti. Due delle persone colpite hanno riportato ferite lievi, mentre un uomo sulla cinquantina sarebbe ricoverato a causa delle lesioni più gravi riportate a una gamba.

Un portavoce dell’Associazione Hussaini, che aveva organizzato una conferenza nella moschea, ha dichiarato sui social media che è stato “un presunto attacco islamofobo premeditato”. Ha poi aggiunto: “Abbiamo sentito insulti anti-islamici contro la folla prima che iniziassero il loro attacco. Fortunatamente, un certo numero di volontari si è coraggiosamente messo tra il veicolo in corsa e gli avventori diretti verso la moschea. Questo atto di coraggio ha salvato la vita a dozzine di innocenti “.

Secondo quanto dichiarato da alcuni poliziotti, poco prima dell’attacco i quattro ragazzi erano stati cacciati da un parcheggio vicino alla moschea dopo essere stati sorpresi a bere e a far uso di sostanze stupefacenti.

Giulia Torlone

Aquilana di nascita, si è laureata in Italianistica e vive a Firenze. Ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di ufficio stampa. Redattrice su temi di diritto alla cittadinanza e giustizia sociale, ha concentrato il suo lavoro sui Paesi del bacino del Mediterraneo.