Manovra, Robin Tax e IresRischio aumento tassee accise sui carburanti

Il sindaco De Magistris all'attacco: "Provvedimenti per consenso politico"

Tra i correttivi che il Governo pensa di inserire nella legge di bilancio sembra ci sia una nuova “Robin tax” dovuta dai concessionari pubblici che seguono il meccanismo dell’ammortamento finanziario delle infrastrutture: si tratta di tutte quelle società affidatarie che oggi gestiscono autostrade, porti, aeroporti, servizi di telefonia, radio e tv, nonché i produttori di energia elettrica.

L’aumento del 3% dell’Ires (l’imposta sul reddito delle società, ndr) per i concessionari di servizi pubblici sostituisce la stretta che era prevista sull’ammortamento per i concessionari autostradali.

In merito a questo aumento, che colpisce direttamente anche chi si occupa di fare informazione, ha parlato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ai microfoni di RTL 102.5: “Io sono contrario a questo aumento delle tasse che serve poi per compensare delle cose fatte in manovra di bilancio per ragioni di consenso politico – spiega il primo cittadino partenopeo – Credo che colpire chi fa informazione, in particolare l’editoria, sia un errore, soprattutto di questi tempi quanto è difficile fare un’informazione corretta e plurale. Sono contrario”.

Altra novità potrebbe essere la modifica alla clausola di salvaguardia sulle accise, che permetterebbe di ottenere maggiori entrate a partire dal 2021 e compensare la riduzione della “Plastic Tax”.

La proposta emendativa per quanto riguarda le accise sul gasolio commerciale stabilisce che i veicoli di classe euro 3 siano esclusi dal beneficio fiscale della riduzione dell’accisa sul gasolio per autotrazione, utilizzato in alcune tipologie di automezzi per il trasporto di merci e passeggeri.

Maria Stella Gelmini, capo gruppo di Forza Italia alla Camera, commenta così su Twitter: “Ecco la ricetta del governo nella legge di bilancio. Tasse e ancora tasse. Evidentemente Pd-M5S-Iv-Leu sono già consapevoli che tra un anno non saranno più a Palazzo Chigi”.

Sempre sulla manovra il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia a margine del convegno “‘5G Italy” ha detto: “La digital tax è una parente ancora non consanguinea della web tax che secondo me resta la soluzione migliore per l’Italia e l’Europa. Le imposte al tempo della società digitale vanno pagate nei luoghi in cui si fa business è così in tutti i settori ormai”.

Giuseppe Galletta

Nato a Messina il 2 Giugno 1988. Dopo la maturità scientifica conclude gli studi presso l’Università di Messina conseguendo la laurea in Giurisprudenza arricchita dalla frequentazione della Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Nel 2018 entra a far parte del Master di Giornalismo presso l’Università Lumsa di Roma.