ROMA – Il governo fa ancora dietrofront sulla manovra. Dopo una giornata contrassegnata da tensioni e polemiche roventi sulle pensioni, la stretta previdenziale contenuta nella legge di bilancio viene corretta e i tagli retroattivi sul riscatto della laurea saranno cancellati.
La premier Meloni: “Correggeremo”
A prendere in mano la situazione è direttamente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha provato a chiudere preventivamente eventuali discussioni. “Correggeremo”, ha rassicurato dalla Camera dei deputati, dove mercoledì 17 dicembre erano in corso le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Parole che hanno, invano, cercato di dissuadere lo scontro politico dentro e fuori la maggioranza.
Le tensioni nella maggioranza
Riavvolgendo il nastro, il passo indietro arriva al termine di ore convulse, con il coordinatore nazionale dipartimenti della Lega, Armando Siri, che ha puntato il dito contro “un tecnico troppo zelante, un burocrate del Mef”. “Finché c’è la Lega al governo non esiste né oggi né mai nessun provvedimento che alzi i parametri dell’età pensionabile. Le scelte politiche le fa il Parlamento, non l’ennesima manina”, ha rincarato la dose Siri. Più prudente la linea di Forza Italia: “È una stretta che parte dal 2030. Ci ragioneremo con il governo con calma, ci confronteremo”, aveva detto il portavoce azzurro, Raffaele Nevi.
In serata, le numerose prese di distanza hanno portato il senatore della Lega, e relatore della manovra, Claudio Borghi a depositare l’emendamento per cancellare le norme sulle pensioni.
Le opposizioni attaccano
Dal canto loro le opposizioni tornano all’attacco. “La loro stangata sulle pensioni è un furto sia ai giovani che agli anziani. Vergognatevi”, accusa la segretaria Pd, Elly Schlein. “La Lega ha il ministro dell’Economia e accusa i burocrati del Mef? È surreale”, incalza il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli. Sulle barricate anche il leader di Avs, Nicola Fratoianni, che ha accusato il governo di aver “tradito” gli elettori, mentre il capogruppo di Italia Viva, Matteo Renzi se la prende con la premier: “Vi ha dato una bottarella dicendo che il testo è cambiato”.


