Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan durante il convegno ''Crescita vs crisi'' a Roma, 30 settembre 2017. ANSA/GIORGIO ONORATI

Anticipazioni sulla manovra338 milioni per i giovanifondi per lotta alla povertà

Camere discutono aggiornamento Def Padoan illustra novità alle commissioni

Per incentivare investimenti privati e assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, con la prossima manovra «saranno stanziati 338 milioni per il 2018, che diventano 2,162 miliardi nel 2019 e quasi 4 miliardi nel 2020». È solo una delle anticipazioni sulla legge di stabilità che il governo presenterà al Parlamento. Oggi è il giorno in cui la nota di aggiornamento del Def (Documento di economia e finanza), con cui qualche giorno fa il governo ha alzato la stima di crescita dell’Italia al +1,5% nel 2017, inizia l’iter di approvazione alle camere. E in vista dell’audizione davanti alle commissioni Bilancio, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha presentato un documento integrativo che illustra le principali novità ipotizzate dal governo per la prossima legge finanziaria.

Per il 2018 la manovra partirà da 19,6 miliardi di euro. Nelle previsioni dell’esecutivo, le coperture saranno garantite per 5,1 miliardi da alcune misure di lotta all’evasione, al momento in fase di studio; per 3,5 miliardi invece da tagli di spesa, come quello legato alla nuova spending review a carico dei ministeri. Prevista anche la lotta alla povertà: il prossimo anno il governo conta infatti di stanziare 600 milioni di euro per la coesione sociale, che comprendono «maggiori risorse per il reddito di inclusione».

Saranno stanziati 2,6 miliardi per le “politiche invariate”. «Tra tali risorse – si precisa nel documento – rientrano quelle da destinare al rinnovo contrattuale del pubblico impiego». Altri interventi riguarderanno le politiche per lo sviluppo, che beneficeranno di un aumento degli investimenti pubblici.

Spazio anche alla discussione sulle famose clausole di salvaguardia, gli impegni del governo nei confronti della Commissione europea che fanno scattare rialzi automatici delle tasse in caso di non rispetto dei target fiscali. La loro totale sterilizzazione per il 2018 varrà 15,7 miliardi, da coprire in parte (10 miliardi) con il maggior deficit autorizzato da Bruxelles, corrispondente allo 0,6% del Pil. Indicazioni solo parziali sul 2019.

La manovra, così come è stata pensata al momento, avrà dunque un impatto positivo sui tassi di crescita del Pil, in termini di differenziale tra lo scenario programmatico e il tendenziale, pari a 0,3 punti percentuali sia nel 2018 che nel 2019. Il testo infine precisa che la composizione della legge finanziaria e dei suoi effetti «sono passibili di variazione in quanto il disegno di legge di bilancio deve ancora essere discusso e approvato dal Consiglio dei ministri».

Carmelo Leo

Nato a Messina nel 1993, ha conseguito la laurea triennale in Scienze delle Relazioni Internazionali e Politiche nel 2016 con una tesi dal titolo “Il declino del sogno americano: gli Stati Uniti nel tornante storico del Sessantotto”. Dopo qualche breve esperienza giornalistica online si è iscritto al Master in Giornalismo della LUMSA. Appassionato di storie, che siano esse libri, film, racconti, videogiochi o canzoni.