Giovanni Tria, ministro dellEconomia e delle Finanze, in una recente immagine d'archivio. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Manovra, pressing Lega-M5ssull'aumento del deficit-PilTria chiede riforme graduali

Scontri su coperture, condono e pensioni FI a Salvini: "Impedisca questa deriva"

Liberare più fondi per le riforme promesse dagli alleati di governo e rispettare i paletti europei sul deficit. Le discussioni sulla manovra economica oscillano tra due estremi che, guardando ai numeri, sembrano oggi inconciliabili. Nel vertice di ieri con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri dell’Economia e degli Affari europei Giovanni Tria e Luigi Savona, Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno spinto perché la legge di Bilancio vada oltre l’1,6% nel rapporto deficit-Pil. Un modo per ottenere maggiore libertà di azione per reddito di cittadinanza e flat tax.

“È stato un vertice proficuo”, hanno assicurato i due vicepremier, costretti però a misurarsi con l’intransigenza di Tria. “L’obiettivo del governo italiano – ha ribadito questa mattina il ministro – è una crescita forte e sostenibile attraverso riforme strutturali da implementare gradualmente”. Non serve dunque aumentare il deficit. Le promesse elettorali vanno spalmate lungo tutti i cinque anni di legislatura: questa la linea del Mef.

Ridurre carico fiscale. Il ministro Tria ha inoltre spiegato la propria volontà di “andare oltre la flat tax, riducendo il carico fiscale sulla classe media”. A questo proposito, ha spiegato, “siamo a uno studio molto avanzato”.

Le scadenze. Il vertice di maggioranza tenutosi ieri avrà però presto un seguito. Gli esponenti dei due partiti torneranno a misurarsi sui numeri da inserire in bilancio. Si avvicina infatti il 27 settembre, termine ultimo per presentare la nota di aggiornamento al Def. Non molto più lontano il momento dell’arrivo in Parlamento della Legge di Bilancio, previsto per il 20 ottobre. L’approvazione, ricordiamo, dovrà arrivare entro la fine del 2018.

I nodi da sciogliere. I prossimi giorni saranno quindi cruciali per capire quali misure entreranno effettivamente nella manovra. Se Lega e Cinque Stelle appoggiano a vicenda i loro cavalli di battaglia (reddito di cittadinanza e flat tax), restano attriti su altri provvedimenti. Su tutti, la “pace fiscale” proposta dal Carroccio, che per la base pentastellata rischia di trasformarsi in una sorta di condono. O la riduzione dei ticket sanitari, richiesta arrivata direttamente dalla ministra della Salute, Giulia Grillo. O ancora la pensione di cittadinanza promessa da Di Maio, osteggiata però da esperti di previdenza come il leghista Alberto Brambilla. “Non arretreremo di un millimetro su reddito, pensioni di cittadinanza e taglio delle pensioni d’oro”, fa sapere la presidente grillina della Commissione Lavoro al Senato, Nunzia Catalfo.

La Lega e il richiamo di Fi. Intanto, sul Corriere della Sera, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ha lanciato un messaggio al leader della Lega. “Non credo – ha detto – che Salvini possa presentarsi alle Regionali con il Movimento. E dubito anche che il governo possa durare cinque anni: io al momento vedo solo proposte discordanti. Dovremo rivederci e capire se esiste ancora un centrodestra”. Sulla stessa linea Anna Maria Bernini, capogruppo forzista al Senato: “Guardiamo con assoluta attenzione – ha detto – allo scontro all’interno del governo e contiamo molto sull’apporto della Lega, perché riesca a togliere al M5s la titolarità del dossier economico”. Bernini ha sottolineato l’importanza di “impedire il raggiungimento di obiettivi irrealizzabili (il reddito di cittadinanza in primis), che appartengono alla filosofia della decrescita felice tesa a far perdere valore al lavoro”.

Carmelo Leo

Nato a Messina nel 1993, ha conseguito la laurea triennale in Scienze delle Relazioni Internazionali e Politiche nel 2016 con una tesi dal titolo “Il declino del sogno americano: gli Stati Uniti nel tornante storico del Sessantotto”. Dopo qualche breve esperienza giornalistica online si è iscritto al Master in Giornalismo della LUMSA. Appassionato di storie, che siano esse libri, film, racconti, videogiochi o canzoni.