HomeEconomia Manovra, presto il voto a Palazzo Madama. È corsa alle modifiche

Manovra, presto il voto
a Palazzo Madama
È corsa alle modifiche

Maggioranza punta a un emendamento

Attacco dell'opposizione su Superbonus

di Chiara Esposito04 Dicembre 2023
04 Dicembre 2023

ROMA – Con l’avvicinarsi del voto della legge di bilancio per il 2024 al Senato – previsto nella seduta di martedì 12 dicembre -, è corsa tra le forze di maggioranza per trovare l’intesa sulle modifiche da apportare alla manovra.

Pensioni e affitti nel maxi-emendamento della maggioranza

I partiti alleati di Giorgia Meloni puntano a un maxi-emendamento che possa sciogliere alcuni dei nodi critici presenti nell’attuale formulazione del testo. Innanzitutto quello che riguarda le pensioni, modificando l’articolo 33 della finanziaria che prevede una stretta per le uscite di medici e di altre categorie come i dipendenti degli enti locali, i maestri e gli ufficiali giudiziari. Nonostante non risulti ancora chiaro dove reperire i fondi per le coperture, il governo sembra intenzionato a escludere dalle penalizzazioni le pensioni di vecchiaia e si starebbe lavorando nella stessa direzione anche per quelle di anzianità.  Da capire, poi, se nelle modifiche ci sarà spazio per la richiesta di Forza Italia di fissare la cedolare secca per gli affitti brevi al 26% solo per la seconda casa.

Le richieste dell’opposizione

Non solo i partiti di maggioranza. Nel corso della settimana il governo incontrerà anche i capogruppo dell’opposizione per trovare l’accordo sulla manovra. Una missione complicata, considerando le tensioni già emerse su alcuni temi come la proroga del Superbonus. Questione su cui il governo sembra deciso a mantenere la sua posizione contraria mentre per il tesoriere del Pd Michele Fina “senza una proroga andremo incontro ad un caos per proprietari, imprese e tecnici”, provocando “effetti disastrosi per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti”.

Altro tema di attrito riguarda i fondi stessi destinati alle modifiche parlamentari per il 2024. Il governo ha stimato per il tesoretto una cifra di 100 milioni, giudicata come “un’offesa al Parlamento” da Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, secondo cui le risorse basterebbero a stento per il “bonus psicologo” e per “ripristinare i fondi ai disabili”.

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