Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio e Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri durante la discussione sulla fiducia al nuovo governo nell'aula del Senato, Roma 10 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Manovra, è scontrotra Conte e Di MaioAtteso oggi il vertice

Spadafora: "Conte apra al dialogo" Ma Franceschini getta acqua sul fuoco

È atteso per questa sera il vertice di governo tra il premier e i capidelegazione sulla legge di bilancio e il decreto fiscale, poco prima del Consiglio dei ministri per il decreto sul terremoto convocato alle 17. Intanto questa mattina c’è stato un faccia a faccia a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per fare il punto della situazione.

La manovra è stata ufficialmente approvata dal Consiglio dei Ministri la settimana scorsa, con la formula “salvo intese”, ovvero con la possibilità di integrazioni e correzioni prima della pubblicazione. Non si tratta però di limare alcuni dettagli, perché i 5 stelle chiedono modifiche sostanziali che rischiano di inasprire i rapporti all’interno della maggioranza. Già nei giorni scorsi il premier Giuseppe Conte aveva tuonato contro chi voleva rivedere il testo “chi non fa squadra è fuori dal governo”, ma Luigi Di Maio aveva replicato duramente: “Senza il M5s non esiste il governo”.

Oggi il ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora, intervistato dal Corriere della Sera, ha ribadito i tre punti imprescindibili puntualizzati ieri da Di Maio: “Carcere e confisca per i grandi evasori. Nessun aumento di tasse per le giovani partite Iva. Una seria lotta all’evasione, senza sconti per i grandi evasori come è avvenuto in passato”.

Secondo Spadafora, “è la capacità di mediare di Conte ad aver colpito gli italiani ed è fondamentale che non rinunci a questo approccio, per la sua figura e per la tenuta del governo”.

Dal Pd il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini cerca di smorzare i toni del conflitto sulla manovra: “L’importante è che avvenga con buon senso, equilibrio, senza risse tra le parti di maggioranza”.

Sulle modifiche che presenteranno i dem oggi al vertice, l’ex ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha fatto sapere che il Pd proporrà “un emendamento per il rifinanziamento del bonus verde, che abbiamo istituto proprio noi con la legge di bilancio 2018 e poi riconfermato”.

Tra modifiche e nodi da sciogliere, il vertice di oggi si preannuncia lungo e convulso, basti pensare che quello precedente era durato fino alle 2 di notte.

Alessandro Rosi

Il basket lo appassiona mentre la scrittura lo emoziona. Nato a Roma nel 1989, intraprende la carriera giuridica fino ad ottenere l’abilitazione alla professione forense, ma nel frattempo viene stregato dal mondo del giornalismo. Come dice John Lennon: “La vita è ciò che ti succede mentre stai facendo altri progetti”.