Manovra, stop alla flat taxsu redditi oltre 65.000 eurotagli al regime forfettario

Risparmi per 250 milioni nel 2020 Gli autonomi sono sul piede di guerra

“Una manovra molto equilibrata, che evita l’aumento della pressione fiscale”. Così l’ha definita il premier Giuseppe Conte da Bruxelles, dove è pronto a partecipare al Consiglio Europeo. Un bilancio positivo, forse troppo, secondo il popolo delle partite Iva, sul piede di guerra dopo l’approvazione del Documento programmatico di bilancio. È stata infatti cancellata la flat tax al 20% per i lavoratori autonomi con reddito da 65.000 a 100.000 euro, disposta per il prossimo anno dal precedente governo e più tasse, quasi 250 milioni, per il 2020.

Modifiche importanti anche per le partite Iva sotto la soglia dei 65.000 euro, per le quali viene eliminato il regime forfettario, che permetteva di sottrarre ai ricavi dichiarati una quota fissa per ogni categoria professionale. Sarà più difficile accedere al regime dei minimi per le limitazioni imposte alle spese personali e strumentali (20.000 euro annui); fuori anche i lavoratori dipendenti con uno stipendio superiore ai 30.000 euro. Resta l’incognita della fatturazione elettronica, estesa anche a chi per lo scorso anno ha goduto delle agevolazioni del regime forfettario. Si parla di un “regime premiale”, che riguarderà quanti esclusi dalle limitazioni introdotte per il 2020: “Un’incentivazione per chi passerà volontariamente alla fatturazione elettronica”, come definita dal viceministro dell’Economia, Antonio Misiani.

Critiche decise arrivano dalle opposizioni per i provvedimenti, con Giorgia Meloni (Fdi) che li ha definiti una “mazzata ai professionisti” e Maria Stella Gelmini (Fi) che ha parlato di “insopportabile attacco al ceto medio”.

Dal fronte interno le preoccupazioni sono quelle di Matteo Renzi per “tutti i microbalzelli: dalla sugar tax alle tasse sulle transazioni immobiliari” che, per il leader di Italia Viva, “verranno cancellate in Aula”.

Flavio Russo

1991. Liceo classico e università umanistiche. Curioso di tutto e quindi giornalista. Sono nato lo stesso giorno di Andrea Pazienza, mio padre spirituale. Napoletano, incredibilmente amo la musica, il mare, la pizza e Maradona.