NAPOLI – Tre novembre 1985. Nel pomeriggio di una grigia domenica all’ombra del Vesuvio, Diego Armando Maradona regala al Napoli e al calcio un’opera d’arte.
Gli attimi incisi nella storia
La punizione indiretta più famosa del calcio nasce da un intervento da parte del libero della Juventus, Gaetano Scirea, che, in area di rigore, sbaglia il tempo e travolge l’attaccante argentino del Napoli, Daniel Bertoni. Oggi si parlerebbe di un possibile rigore, ma alla metà degli anni Ottanta è ancora pienamente lecito sciogliere la questione con la cosiddetta punizione a due. Scirea si rende subito conto di aver fatto una sciocchezza, Cabrini al suo fianco lo riprende in maniera plateale. Maradona, con i pantaloncini zuppi di fango, inizia a parlottare con Eraldo Pecci, mentre tiene le mani sui fianchi, anch’esse diventate iconiche. “Calcio di punizione per il Napoli, su cui fino a questo momento Maradona non si è esibito come forse molti si attendevano”, echeggia la voce di Enrico Ameri, dalle radio nelle case degli italiani. La barriera della Juventus si piazza, è molto vicina. Maradona cerca di sbracciarsi, di farlo notare all’arbitro, ma non cambia nulla. Si dice che Diego abbia convinto lo stesso Pecci a toccare la palla quanto basta per provare ad andare sopra la barriera: “Tanto gli faccio gol comunque”. Il resto è storia.
Michel Platini, testimone della magia di Diego
Michel Platini è l’unico, all’interno del San Paolo, a sapere che quello che sta per fare Diego Armando Maradona è possibile. Lo sa perché lui stesso ci è riuscito pochi anni prima: era il 27 marzo 1976, durante l’amichevole tra Francia e Cecoslovacchia. Molti lo vorrebbero a Napoli per formare una coppia indomabile con Diego. Ma soltato un anno dopo “Le Roi” annuncerà il ritiro dal calcio, a soli 32 anni.
La gioia e la speranza di un popolo
Dopo la pennellata del 10, il portiere bianconero Stefano Tacconi termina a terra, mentre il pallone è già alle sue spalle. Maradona corre oltre la bandierina, mette i piedi sulla pista, al suo fianco ci sono fotografi e raccattapalle che scivolano e cadono. Il Napoli vince 1-0, interrompendo la striscia di otto vittorie consecutive della Vecchia Signora e dimostrando di potersela giocare con le grandi del calcio italiano.


