"Siamo alle prove generalima non ci sarà in Ucrainaun vero e proprio conflitto"

Fabrizio Maronta, esperto di Limes "Russia e Usa non vogliono la guerra"

La crisi in Ucraina rischia di trasformarsi a breve in una guerra. Il responsabile delle relazioni internazionali di Limes, Fabrizio Maronta, ha fatto il punto della questione a LumsaNews, evidenziando i possibili sviluppi della vicenda.

Qual è la situazione attuale della crisi ucraina?

“Siamo alle prove generali di un conflitto. Credo che l’intenzione, della Russia da una parte e degli Stati Uniti dall’altra, sia di non arrivare al conflitto. Ci si è arrivati perché la Russia da una ventina di anni ha visto espandersi la Nato fino ai propri confini e non intende farla espandere ulteriormente. Occupare militarmente l’Ucraina significherebbe impegnarsi in una guerra che la espone a una contro-guerriglia ucraina, armata dagli occidentali. Sarebbe anche controproducente rispetto all’opinione pubblica interna, perché russi e ucraini sono popoli affini, con parenti e amici in comune”.

Cosa succederà nel breve termine?

“Molto probabilmente non si arriverà a un conflitto vero e proprio, ma a una situazione di stallo in cui gli ucraini sanno di non poter contare troppo sul fatto che gli occidentali vadano a combattere per loro: non credo che negli Stati Uniti e in Europa ci sia veramente chi voglia morire per Kiev. D’altro canto, i russi non recederanno così come non recederà il fianco est della Nato. Ci sarà quindi per un certo tempo una situazione di confronto a distanza per poi forzare una risoluzione della questione, che molto probabilmente si tradurrà in un ripristino e magari una modifica degli accordi di Minsk, che facciano dell’Ucraina una ‘terra di mezzo’ tra la Russia e la Nato”.

Alessio Brandimarte

Mi chiamo Alessio Brandimarte, ho 23 anni e vengo da Roma. Laureatomi in scienze politiche alla LUISS nel 2019, ho iniziato a scrivere di sport per la rivista online LifeFactoryMagazine.