Mattarellum tra lodi e critiche
cos’è e come funziona
la vecchia legge elettorale

In vigore tra il 1993 e il 2005
non evitò maggioranze frammentate

È chiaramente poco praticabile l’idea di andare ad elezioni con il sistema elettorale vigente. Attualmente, sono in vigore due diverse leggi elettorali: l’Italicum alla Camera e il Consultellum al Senato. Per questo, il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha proposto al suo e agli altri partiti di tornare alla legge elettorale del 1993, in vigore fino al 2005. La legge è conosciuta come “Mattarellum” perché congegnata dall’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, allora deputato per la Democrazia Cristiana (sopra in una foto dell’epoca).

Ma come funziona la legge? Il Mattarellum dispone una quota maggioritaria al 75% e una quota proporzionale per il restante 25% per l’elezione dei parlamentari sia alla Camera che al Senato.

CAMERA – Per l’elezione della Camera, l’elettore ha a disposizione due schede elettorali, una per la quota maggioritaria e una la quota proporzionale. Vengono istituiti 475 collegi uninominali per la quota maggioritaria. In ognuno di questi viene perciò eletto un solo candidato: quello che riporta il maggior numero di voti per ciascun collegio. La quota proporzionale viene invece eletta in un collegio unico nazionale suddiviso in 26 circoscrizioni. All’interno di ciascuna di queste si presentano listini bloccati, senza possibilità di preferenze sui nomi da parte degli elettori. Il sistema proporzionale è integrato dallo scorporo: dalle liste presentate, vengono sottratti i voti che erano stati necessari alle stesse liste per vincere il seggio uninominale. In questo modo viene favorito l’ingresso dei partiti più piccoli in questa quota. Una misura temperata dall’inserimento di una soglia minima del 4% che deve essere raggiunta dalle liste per essere rappresentate.

SENATO – Al Senato sono previsti 232 seggi uninominali per la quota maggioritaria. La quota proporzionale viene stabilita attraverso il metodo D’Hondt, mediante il quale i migliori perdenti nella quota maggioritaria riescono ad ottenere un seggio nel restante 25% proporzionale. Qui viene perciò presentata una sola scheda elettorale.

La legge aveva alla base lo scopo di dare al Parlamento delle maggioranze più stabili, attraverso il sistema prevalentemente maggioritario. Ma nonostante le buone intenzioni, non ha potuto evitare le crisi di governo. Infatti nelle legislature XII, XIII e XIV si sono sempre verificate spaccature all’interno delle maggioranze. Questo potrebbe essere stato provocato anche dall’effetto di moltiplicazione di partiti che il seggio uninominale produce. Infatti, per vincere nei seggi uninominali, si sono rese necessarie coalizioni molto eterogenee, sottostanti poi al ricatto dei partiti più piccoli.

Il Mattarellum ha smesso di essere in vigore dopo l’approvazione della legge Calderoli, detta Porcellum, nel 2005.

Christian Dalenz

Nato a Roma il 30/10/85. Laureato all’Università La Sapienza (Roma) in Relazioni Economiche Internazionali nel 2011 e in Analisi Economica delle Istituzioni Internazionali nel 2014, e in Economic Policy alla Facoltà di Arti e Scienze Sociali dell’Università di Kingston (Londra) nel 2016. Scrive articoli di politica, economia, cinema e musica per varie testate, tra cui Lumsanews, Forexinfo e Slowcult. Facebook: https://www.facebook.com/articolidalenz