Renzi: "Sì al RecoveryCambiare governonon mi interessa"

Oggi, l'ex premier congela la crisi per non perdere le risorse europee

“Approviamo questo benedetto Recovery, che sono in larga parte prestiti e vanno spesi per creare posti di lavoro, per dare soldi alla sanità. Il 22 luglio ho detto: spendiamo i soldi. Se qualcuno mi dice ‘facciamo veloci,’ io dico corri, presenti questo Recovery, e usiamolo ma in cose utili”. Queste le parole di Matteo Renzi questa mattina ai microfoni di Rtl 102.5.

L’intervento dell’ex premier arriva a gettare acqua sul fuoco a quasi 24 ore dal Consiglio dei Ministri sul Recovery plan, durante il quale Italia viva dovrebbe sciogliere le riserve sulla possibile crisi di governo.

Dopo il pressing del Quirinale e i diversi appelli arrivati da più parti, Matteo Renzi sembrerebbe voler accantonare i dissapori con il resto della maggioranza per poter approvare in tempo il Recovery, lo scostamento di bilancio e il nuovo decreto Ristori. “A me del cambio di governo interessa zero. Il problema non è come si cambia il governo, ma come si affronta questa pandemia”, spiega. “Non si buttino via soldi che non torneranno mai più. O li spendiamo bene o spendeteli senza di noi. Io voglio avere la coscienza a posto”.

Sulla notizia secondo cui il Presidente Sergio Mattarella lo avrebbe chiamato al telefono per chiedergli di  non sacrificare le risorse europee, Matteo Renzi spiega: “Il Presidente della Repubblica ha detto cose che tutti noi condividiamo. Suggerisco di non tirarlo per la giacchetta, è un arbitro e non si mette a dire a un dirigente politico cosa deve fare.”

Immediata la reazione del vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, che, in diretta televisiva su Rai tre, si dimostra soddisfatto dell’apertura renziana: “Sul Recovery siamo contenti che sia passata la nostra linea. Non è una cosa di questo governo e di questa maggioranza, è fondamentale che si metta in sicurezza e che non si intralci il percorso per portarlo in Parlamento”.

Francesca Massimano

Laureata in lingue e letterature straniere, amo la letteratura spagnola e i libri di Miguel de Unamuno. Ho conseguito due master, il primo in “Programmazione Comunitaria” e il secondo in “Media Entertainment”. Ho fatto diverse esperienze di stage e di lavoro, dal Parlamento Europeo a Radio1 Rai, passando per la puntata 0 di un programma tv creato grazie ad un bando di Regione Lazio. Mi sono trasferita a Roma da qualche anno e sogno di rimanerci per tutta la vita.