Imbarazzo a Palazzo Chigiper lo scherzo telefonico"C'è stata superficialità"

Il ministro degli esteri Tajani attacca "Ma la linea sull'Ucraina non cambia"

ROMA – C’è imbarazzo a Palazzo Chigi per lo scherzo telefonico che la premier Giorgia Meloni ha subito il 18 settembre scorso da parte di due comici russi, i quali si sarebbero spacciati per politici africani, interrogando la premier sulla politica estera. L’audio nelle scorse ore è stato pubblicato sulla piattaforma canadese Rumble e ripreso dall’agenzia russa Ria Novosti e rilasciato in Italia da Repubblica. Palazzo Chigi ha potuto solo che ammettere l’accaduto.  L’ufficio del consigliere diplomatico si è assunto la responsabilità dell’accaduto.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto su questa vicenda affermando che “le parole della presidente Meloni sono un chiaro segnale di conferma di quella che è la linea politica del nostro Paese, certamente c’è stata una superficialità da parte di chi ha organizzato la telefonata e questo non deve accadere”.

Sono intervenuti in difesa della Premier, non solo Antonio Tajani, ma  anche il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini,  Il ministro della Difesa Guido Crosetto e il sottosegretario del Copasir Ettore Rosato.  “Non faccio il complottista e non penso onestamente a un complotto”, queste le parole di Salvini. Invece Crosetto tuona contro chi doveva verificare: “Quando un centralino passa una chiamata internazionale e ti dice che il tuo interlocutore è Tizio, tu parli con Tizio. Dai per scontato che lo sia, affidandoti a quegli uffici che dovrebbero vagliare e controllare per te”. Infine dello stesso parere è Rosato che afferma: “l’errore che è avvenuto a Palazzo Chigi è molto grave, bisogna assolutamente trovare le responsabilità”.

Ma per capire come è potuto accadere, è necessario spiegare come funziona il protocollo di Palazzo Chigi e cosa non abbia funzionato.

Di routine la telefonata viene passata all’ufficio diplomatico e affidata al responsabile di una determinata area del mondo. In quel momento il diplomatico deve attuare le dovute verifiche: la lingua, la corrispondenza tra il numero e il prefisso del Paese di origine e, infine, i contatti con lo staff dell’interlocutore per dimostrare che sia proprio lui e non un falso. Dopo questi passaggi il diplomatico inoltra la telefonata al centralino riservato della premier, che fissa un orario nel quale richiamare l’ufficio del leader straniero. Questo iter, nel caso dello scherzo alla premier, sarebbe saltato perché non ci sarebbero state le adeguate verifiche dell’ufficio diplomatico e la chiamata sarebbe stata inoltrata alla segreteria. 

“C’è molta stanchezza da tutte le parti”, ha affermato la premier sul conflitto in Ucraina nella telefonata. “Si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita. Il problema è trovare una via d’uscita accettabile per entrambe le parti senza distruggere la legge internazionale”. La premierha rilasciato anche dichiarazioni sulla Ue sul tema migrazione. “L’Europa ha pensato per un sacco di tempo che poteva risolvere il problema limitandolo all’Italia. Quello che non capiscono è che è impossibile. La dimensione di questo fenomeno è tale che coinvolge non solo la Ue, ma a mio parere anche l’Onu. Il problema è che gli altri non se ne curano e tutti concordano che l’Italia deve risolvere questo problema da sola, è un modo di pensare stupido”. 

La frase: “C’è molta stanchezza da tutte le parti”, riferita al conflitto ucraino ha fatto il giro del mondo. Il Financial Times parla di come lo scherzo sia stato imbarazzante. Le parole della premier vengono riprese da Telegraph, Cnn, The Guardian, Bloomberg, Forbes, ma anche dal  The Times, Ukrainska Pravda, mostrando al mondo l’estrema fragilità dei sistemi di sicurezza italiani e di come la Russia, in una situazione geopolitica così critica, sia riuscita facilmente ad accedere.