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HomeSpettacoli Netflix, domani esce Baby: la vita segreta delle ragazze dei Parioli

Netflix, domani esce Baby
La vita segreta dei Parioli
Distribuita in 190 paesi

Nuova serie ispirata allo scandalo

della prostituzione delle minorenni

di Camilla Canale29 Novembre 2018
29 Novembre 2018

“Per quanto sia tutto così perfetto, per sopravvivere abbiamo bisogno di una vita segreta”. Si apre così la nuova serie di Netflix “Baby” in uscita domani sulla piattaforma streaming. La produzione di Fabula Picture, composta di 6 episodi e distribuita in 190 paesi, è liberamente ispirata al caso delle famose “Baby squillo”, le ragazze minorenni del quartiere romano Parioli che, nell’autunno 2013, sono state coinvolte in un giro di prostituzione.

La serie è ambientata in un liceo privato, il Collodi (il nome è di fantasia), e racconta il lato oscuro dell’adolescenza. Al termine dell’anteprima per la stampa dei primi due episodi di Baby, i due registi Andrea De Sica e Anna Negri spiegano che il loro è un racconto di “storie di ragazzi alla disperata ricerca della loro identità e dell’amore. Gli adolescenti italiani vengono di solito trattati come persone leggere, con sentimenti semplici. Noi vogliamo approfondire queste personalità, scoprire il lato oscuro dei loro caratteri, fornire una visione dell’adolescenza, senza dare giudizi, un’età in cui forse si affrontano le sfide più importanti della vita”. Sulla questione della prostituzione dicono: “Non ci sarà nulla di sensazionalistico, anzi. C’è un ribaltamento di ruoli tra giovani e adulti e questo è molto inquietante”.

Tutto la produzione è affidata ad un cast molto giovane, dagli attori agli sceneggiatori, passando per le musiche. Le protagoniste sono le giovanissime Benedetta Porcaroli, Alice Pagani, ma nella serie ci sono anche attrici più affermate come Claudia Pandolfi e Isabella Ferrari.  Su uno dei personaggi principali, Chiara, interpretata dalla ventenne Benedetta Porcaroli, già famosa dalla serie di Rai1 “Tutto può succedere”, la regista Anna Negri commenta: “E’ come avesse vissuto tutta la sua vita in base alle aspettative delle altre persone. In realtà, lei non è così”. Le musiche sono curate da una band giovane, i Maneskin, già vincitori del disco di platino con la famosissima ‘Torna a casa’. La sceneggiatura invece vede le mani del collettivo Grams*, un gruppo di cinque ragazzi tutti sotto i trent’anni.

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