HomePolitica No migranti: 30% di italiani sceglierà partiti favorevoli a linea dura su accoglienza

"No ai migranti"
il 30% degli italiani voterà
un partito anti-accoglienza

Secondo i sondaggi il no agli sbarchi

determinante per la scelta del voto

di Siria Guerrieri16 Gennaio 2018
16 Gennaio 2018

Il 4 marzo gli italiani sceglieranno il partito in base alla linea presentata sul tema dell’immigrazione. E un voto su tre andrà ai leader politici che presentano programmi più duri. Secondo tutti gli ultimi sondaggi i programmi elettorali che presentano politiche restrittive sul tema migranti sarebbero largamente favoriti dagli elettori: addirittura in grado di spostare il 30% dei voti. E’ un’Italia impaurita, preoccupata per il mantenimento dello status quo, incurvata su se stessa, quella fotografata dalle indagini dei vari istituti di analisi, da Tecnè a Ipr, passando per l’SWG, l’Istituto demoscopico triestino. Tutti concordi nell’indicare un tesoro di voti pronto a riversarsi sul candidato o sul leader di partito più incline a promettere stop agli sbarchi, rimpatri di massa, carcere per i clandestini.

“L’immigrazione è il secondo tema più sentito dagli italiani, dopo quello del lavoro, specialmente tra le fasce medio-basse della popolazione”, sottolinea il direttore dell’SWG, Enzo Risso, intervistato dal Messaggero.  Una larga fetta di popolazione che nei migranti vede incarnato il timore di una retrocessione sociale, di un ulteriore impoverimento socio-economico dopo quello subito negli anni della crisi. E che trova nei rifugiati, nei richiedenti asilo che attraversano il Mediterraneo – e che sempre più spesso finiscono per affollarne i fondali – il capro espiatorio di un disagio sempre più forte, dovuto spesso a una mancanza di identità che nulla a che fare con chi cerca di entrare in Europa per scappare dalla morte per fame o per guerra.

Secondo i sondaggisti dell’SWG la parola d’ordine “bloccare gli immigrati” attira il consenso del 28% di votanti. E dopo le tasse, il tema centrale per gli elettori sarebbe quello del “pensare prima agli italiani”, indicato dal 48% degli intervistati. Che però non sembrano gradire politiche eccessivamente estremistiche: la linea “fuori tutti gli immigrati dall’Italia” raccoglie soltanto il 5% dei consensi. Carlo Buttaroni, direttore di Tecné, attribuisce questi risultati alla diminuzione dei livelli di protezione sociali prima assicurati dallo Stato alle fasce medio-basse degli italiani. Che, quindi, finiscono per “non vedere di buon occhio il flusso migratorio verso l’Italia, e non si accorgono neanche della sua diminuzione”, sottolinea Buttaroni. In questo quadro il ministro dell’Interno Marco Minniti, che ha ridotto drasticamente gli sbarchi sulle coste italiane durante il 2017, riesce a raccogliere nei sondaggi il 25% di gradimento.

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