Un carabiniere fa il baciamano a Ilaria Cucchi (C), sorella di Stefano, dopo la lettura della sentenza in Corte d'Assise nei confronti di 5 Carabinieri imputati nel processo Cucchi, Aula Bunker di Rebibbia, Roma, 14 novembre 2019. I due carabinieri Di Bernardo e D'Alessandro sono stati condannati a 12 anni per omicidio preterintenzionale. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Omicidio Stefano Cucchi12 anni per i carabinieriDi Bernardo e D'Alessandro

Ilaria potrebbe querelare Matteo Salvini per le sue frasi di commento su sentenza

Si è chiuso con la condanna per omicidio preterintenzionale il processo relativo alla morte di Stefano Cucchi. 12 anni la pena inflitta ai due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, mentre il loro collega Francesco Tedesco – che raccontò il pestaggio a diversi anni di distanza – è stato assolto.

Si aprono invece le polemiche per le parole del leader della Lega Matteo Salvini, dopo la pronuncia della prima corte d’Assise di Roma. Ieri il leghista ha detto ai microfoni di Fanpage.it che il caso Cucchi “dimostra che la droga fa male”. La sorella di Stefano Ilaria ha risposto stamattina dai microfoni di Radio Capital: “Che c’entra la droga? Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto”. E poi aggiunge “anch’io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto di droga”. Poi la Cucchi annuncia battaglia legale: “Contro questo pregiudizio e contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un’aula di giustizia, e non escludo che il prossimo possa essere proprio Salvini”.

Alessandro Rosi

Il basket lo appassiona mentre la scrittura lo emoziona. Nato a Roma nel 1989, intraprende la carriera giuridica fino ad ottenere l’abilitazione alla professione forense, ma nel frattempo viene stregato dal mondo del giornalismo. Come dice John Lennon: “La vita è ciò che ti succede mentre stai facendo altri progetti”.