Il ministro della Giustizia Andrea Orlando al circolo Marconi durante conferenza stampa per ufficializzare la sua candidatura alla segreteria del Pd. Roma, 23 febbraio 2017. ANSA/ GIUSEPPE LAMI

Pd, dopo il caso Napolisul boom di tesseramentiscoppia quello pugliese

No di Orlando a presentare le sue liste dove emergono presunti illeciti

Il Congresso del Pd entra nel vivo, in vista delle primarie, ma il partito deve fare i conti con lo scandalo tessere. Dopo il caso napoletano emerso ieri, scoppia oggi quello pugliese: si è infatti registrato un boom di iscrizioni che desta qualche sospetto, visto che in solo 48 ore ce ne sono state seimila in più. Il Pd pugliese è dunque nella bufera: i renziani accusano i dalemiani locali di voler influenzare le primarie, mantenendo la regia sulle tessere. Per i sostenitori di Renzi gli ex Pd fuoriusciti dal partito potrebbero intervenire a primarie aperte per cercare di influenzarne l’esito.

Interpellato dall’Ansa, Ruggiero Mennea – responsabile per la Puglia del tesseramento Pd – ha spiegato di «aver fornito tutte le rassicurazioni sul corretto andamento delle procedure».

Intanto uno dei candidati alla segreteria dem Andrea Orlando ha commentato i casi di Napoli e Lecce dichiarando che «se in alcune realtà non saranno chiarite le dinamiche del tesseramento, lì non presenterò le liste: non voglio voti che non so da dove vengono».

Antonio Scali

Nato in provincia di Reggio Calabria 25 anni fa, ha conseguito una Laurea Triennale alla Lumsa in Lettere Moderne e una Magistrale alla Sapienza in Filologia. Da sempre affascinato dal giornalismo, ha maturato diverse collaborazioni con siti internet, radio e tv occupandosi principalmente di sport.