Pensioni, "Opzione donna"l'Inps annuncia modifiche in regime sperimentale

Richiesti 35 anni di contributi saranno 33mila le beneficiarie

Uno sviluppo importante nel delicato campo delle pensioni femminili: si registrano infatti novità sull’Opzione donna, il regime sperimentale che consente alle lavoratrici in possesso di determinati requisiti di accedere alla pensione usufruendo di “regole speciali”.

In base a quanto reso noto dall’Inps, le lavoratrici nate negli ultimi tre mesi del 1958 avranno la possibilità di accedere all’Opzione donna a condizione di aver maturato 35 anni di contributi entro la data del 31 dicembre 2015.

In base alle regole, chi deciderà di usufruire del regime speciale calcolerà il proprio trattamento interamente con il metodo contributivo, determinando dunque, in base ai casi, una significativa riduzione dell’assegno. L’obiettivo dunque sarà quello di concludere la sperimentazione che consente di andare in pensione a 57 o 58 anni di età.

Per accedere al prepensionamento è necessario aver perfezionato i 57 anni di età entro il 2015, allargando la platea delle beneficiarie rispetto a quella precedente. Nel 2015 infatti erano rimaste escluse le donne dipendenti nate nell’ultimo trimestre del 1958, perché in precedenza erano richiesti 57 anni e 3 mesi di età (o 58 e 3 mesi se autonome).

“Le lavoratrici in argomento”, scrive l’INPS in una circolare, “possono presentare in qualsiasi momento, anche successivamente all’apertura della cosiddetta finestra mobile, la domanda di pensione di anzianità, fermo restando il regime delle decorrenze previsto nelle diverse gestioni previdenziali, nonché l’obbligo di cessazione del rapporto di lavoro dipendente per il conseguimento del predetto trattamento pensionistico”.

Un chiarimento importante, in base al quale le lavoratrici avranno la possibilità di usufruire dell’opzione donna anche successivamente alla prima data di decorrenza utile per il trattamento. Secondo le ultime stime rese note da Il Sole 24 Ore, sono circa 33 mila le donne che matureranno i requisiti per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro.

Giulia Torlone

Aquilana di nascita, si è laureata in Italianistica e vive a Firenze. Ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di ufficio stampa. Redattrice su temi di diritto alla cittadinanza e giustizia sociale, ha concentrato il suo lavoro sui Paesi del bacino del Mediterraneo.