Perugia, torna il Festival Internazionale del Giornalismo
dal 24 al 28 aprile prende il via la VII edizione

Si svolgerà in cinque giorni, dal 24 al 28 aprile. Il Festival Internazionale del Giornalismo è giunto alla sua VII edizione e, anche quest’anno, l’agenda è piena di eventi – ben 200 – che si svilupperanno tra interviste, incontri-dibattito, tavole rotonde, presentazioni di libri, keynote, workshop, speech, proiezioni di documentari, concorsi, premiazioni e mostre. Anche se stavolta, però,uno dei temi più dibattuti durante la kermesse sarà proprio la grande trasformazione che il giornalismo sta affrontando. “Oggi il Festival va inquadrato in un momento di forte crisi e di collasso del sistema produttivo così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi”, spiega Arianna Ciccone, fondatrice dell’evento insieme a Christopher Potter. Il recente declino degli introiti pubblicitari sulle testate tradizionali e la significativa recessione economica, hanno finito per diventare una combinazione letale per un intero settore. Quindi, particolarmente importante diventa “mettere al centro della manifestazione le persone che rischiano di perdere il posto di lavoro”, continua Ciccone. Che aggiunge: “Spero che il festival possa contribuire a individuare la radice dei problemi e offrire nuovi approcci. Certo, si tratta di un Santo Graal ma da qualche parte bisogna iniziare”.
Ospiti.
Tra gli invitati ci saranno delle vere e proprie eccellenze internazionali come Emily Bell (per anni direttore del settore digitale del Guardian), Mattew Ingram (blogger di fama mondiale e autore di GigaOm e PaidContent), Harper Reed (uno dei più eccentrici protagonisti dello staff che ha guidato la campagna elettorale di Barack Obama) e la celebre blogger cubana Yoani Sanchez. Tanti anche i giornalisti italiani. Tra questi, Beppe Severgnini che insieme a Kevin Bleyer, speechwriter del presidente USA, Anna Masera de La Stampa e Matteo Renzi, sindaco di Firenze parlerà di “Internet e politica. Consenso e rappresentazione nell’epoca digitale”. Poi Gian Antonio Stella, con il comico Paolo Rossi, che racconterà in una serata teatrale un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli e degli azzeccagarbugli che passano le giornate a rendere complicata la vita dei cittadini. Attenzione particolare verrà, poi, inevitabilmente rivolta allo “tsunami” creato dal Movimento 5 stelle che, oltre a scardinare i vecchi dogmi politici in Italia, ha anche contribuito alla trasformazione dei metodi comunicativi . Uno degli incontri sarà dedicato proprio a questo tema, con la partecipazione di Claudio Messora, uno dei due nuovi “responsabili della comunicazione” scelti da Grillo e Casaleggio. E a tal proposito Arianna Ciccone commenta: “Il giornalismo italiano è abituato a codici che non corrispondono alla complessità del Movimento 5 stelle e deve avere la capacità di adattarsi a questa realtà, per evitare cantonate e racconti superficiali”.

 Mariangela Cossu