HomeEconomia Cala la produzione industriale: mai così male da sei anni. Crolla comparto dell’auto

Cala produzione industriale
mai così male da sei anni
crolla comparto dell'auto

È il peggiore quarto trimestre dal 2012

crescono solo elettronica e alimentari

di Marco Valentini10 Febbraio 2020
10 Febbraio 2020

Nel 2019 la produzione industriale è scesa dell’1,3% rispetto all’anno precedente: si tratta della prima volta dal 2014 e della diminuzione maggiore dal 2013. A renderlo noto è l’Istat, che confronta il dato con il 2018, quando invece si era verificata una crescita dello 0,6% rispetto al 2017. Ancora più sensibile il calo della produzione nel solo mese di dicembre, con il dato in diminuzione del 2,7% rispetto a novembre e del 4,3% su base tendenziale.

Analizzando i numeri su base trimestrale, nel quarto trimestre del 2019 la produzione industriale scende in termini congiunturali dell′1,4%. Si tratta del calo più consistente dal quarto trimestre del 2012. Inoltre la flessione segue quelle del secondo e del terzo trimestre. Applicando gli standard del Pil alla produzione industriale si può dire che il settore sta attraversando una fase di ‘recessione’.

Tra i principali raggruppamenti industriali, la flessione è stata più marcata per i beni intermedi, meno forte per i beni strumentali. Guardando alla dinamica tendenziale, al netto degli effetti di calendario, a dicembre si registrano accentuate diminuzioni per i beni intermedi (-6,6%), l’energia (-6,0%) e i beni strumentali (-4,7%). Il calo “più contenuto” – fa sapere sempre l’Istat – si osserva per i beni di consumo (-0,8%).

Nella media del 2019 invece la flessione è stata più marcata per i beni intermedi (-2,8%), meno forte è stata quella rilevata per i beni strumentali (-1,9%). La produzione industriale nel comparto degli autoveicoli segna un ribasso annuo più marcato, con un crollo pari al 13,9%. Si tratta della diminuzione più forte dal 2012. Guardando soltanto all’ultimo mese del 2019, dicembre, si registra una diminuzione tendenziale dell′8,6%.

I soli settori che registrano incrementi tendenziali sono la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+5,3%), l’industria alimentare, bevande e tabacco (+2,9%) e le altre industrie (+1,1%).

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