Una donna accende candele per gli ostaggi di Hamas fuori dal museo di Tel Aviv, in Israele | Foto Ansa

Israele pensa di allagarei tunnel di Hamas"A rischio i pozzi di Gaza"

Oggi l’incontro tra le famiglie degli ostaggi e il gabinetto di guerra

TEL AVIV – Continuano gli scontri in Medio Oriente. Israele estende la sua offensiva nel sud di Gaza a caccia dei battaglioni di Hamas in quella zona. Ma l’esercito continua a colpire duramente anche il nord e il centro del territorio palestinese per eliminare le residue sacche di resistenza dei miliziani. Un’operazione che si unisce a quella portata avanti a Jabaliya, nel nord di Gaza, dove le truppe israeliane – dopo aver completato le manovre di accerchiamento del campo profughi della città – hanno condotto una serie di raid contro il quartier generale della sicurezza di Hamas, colpendo un gruppo di agenti di élite della Nukhba di Hamas durante un’operazione congiunta con la brigata dei paracadutisti. Ventuno palestinesi sono stati poi arrestati nella notte nel corso di diverse operazioni anche in Cisgiordania. L’Idf ha individuato nel campo profughi di Jenin due case in vista di una futura demolizione. Il proprietario sarebbe un palestinese considerato coinvolto nell’uccisione di un israeliano, lo scorso maggio. Negli stessi blitz inoltre le truppe israeliane hanno chiuso alcune tipografie accusate di stampare “materiale favorevole” a Hamas.

Israele sta, inoltre, valutando la possibilità di allagare i tunnel sotterranei di Hamas nella Striscia di Gaza e ha assemblato a tale scopo “un sistema di grandi pompe”, secondo un rapporto del Wall Street Journal che cita funzionari americani. Il quotidiano Usa afferma che la tattica israeliana “potrebbe distruggere i tunnel e scacciare i combattenti dai loro rifugi sotterranei, ma anche minacciare l’approvvigionamento idrico di Gaza”.

Intanto in Israele è atteso per oggi alle 13.30 l’incontro tra le famiglie degli ostaggi di Hamas e il gabinetto di guerra. Una notizia che arriva dopo che, nella giornata di ieri, un gruppo di rappresentanti delle famiglie aveva annunciato la volontà di organizzare un sit-in permanente davanti al quartier generale dell’esercito israeliano. Sempre nella giornata di ieri il Qatar aveva annunciato l’intenzione di continuare a porsi come mediatore tra le due parti in conflitto, per un cessate il fuoco permanente e proprio oggi a Doha, prenderà il via il 44esimo vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo, il cui cuore sarà il conflitto in corso tra Hamas e Israele. 

Beatrice D'Ascenzi

Nata a Roma, mi laureo prima al Dams in Cinema, Televisione e Nuovi media e successivamente mi specializzo in Informazione Editoria e Giornalismo presso l’Università Roma Tre. Amo il cinema, la storia latino-americana e il giornalismo radiofonico, che spero riesca a placare la mia costante necessità di parlare. Di me dicono che sembro uscita da un romanzo di Gabriel García Márquez.