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HomeEconomia Reddito di Cittadinanza: come funziona il sussidio dedicato ai poveri assoluti

Reddito di Cittadinanza
come funziona il sussidio
dedicato ai poveri assoluti

Domande da marzo, al via il 1° aprile

5 milioni di beneficiari e vari paletti

di Giacomo Andreoli18 Gennaio 2019
18 Gennaio 2019

Il governo ha varato il decreto legge che contiene tutte le disposizioni sul Reddito di Cittadinanza. La riforma bandiera del Movimento 5 Stelle è un sussidio statale di durata limitata dedicata esclusivamente a chi vive in povertà assoluta, finalizzato all’occupazione.

CHI NE HA DIRITTO E LA SOMMA VERSATA

Avrà diritto al reddito di cittadinanza chi è disoccupato o guadagna meno di 780 euro al mese ed ha un indicatore Isee inferiore ai 9.360 euro oppure un reddito familiare inferiore ai 6 mila euro. Altro requisito necessario è la cittadinanza italiana, europea o il soggiorno nel nostro paese da almeno 10 anni. Poi il patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, deve essere inferiore ai 30 mila euro e il patrimonio finanziario inferiore ai 6 mila euro (fino a 20mila per le famiglie con disabili). Infine non bisogna aver comprato un’auto nei sei mesi precedenti il versamento del sussidio, avere una barca, essere carcerati, ricoverati di lunga degenza o essersi licenziati volontariamente nell’ultimo anno. Dopo l’uscita di una relazione tecnica che prevedeva una platea coinvolta ridotta rispetto alle stime iniziali, Palazzo Chigi ha da poco confermato in una nota che a essere coinvolti saranno in tutto “circa 1,8 milioni di nuclei familiari, pari a 5 milioni di individui”. Per i single l’importo arriva ad un massimo di 780 euro al mese: 500 di integrazione al reddito e 280 di contributo per l’affitto (oppure 150 per il mutuo). Ovviamente in caso di proprietà di una casa la seconda parte del contributo si annulla. Una famiglia con due adulti e due figli minorenni riceverà fino a 1180 euro mensili (900+280), una simile con un figlio maggiorenne fino a 1280 (1000+280) e una con tre figli di cui uno maggiorenne fino a 1330 (1050+280, somma che rimane uguale al crescere dei figli). Il sussidio sarà erogato con una apposita carta erogata da Poste Italiane e andrà speso interamente nel corso del mese, pena una riduzione fino al 20% nel mese successivo.

QUANDO PARTE E QUANTO DURA

I beneficiari potranno fare domanda da marzo di quest’anno. Il modulo predisposto dall’Inps potrà essere richiesto ai Caf o alle Poste. Il versamento del denaro inizierà dal mese successivo (aprile). Durerà al massimo 18 mesi, un anno in più se si è disabili e con possibilità di proroga se si hanno figli sotto i tre anni.

LE CONDIZIONI 

Chi vuole ricevere il Reddito deve accettare un percorso personalizzato per l’inserimento nel mondo lavorativo fatto di formazione e lavori di pubblica utilità. Sarà seguito dal navigator, una sorta di tutor (precario) dedicato all’accompagnamento. Grazie ai centri per l’impiego, di cui è prevista una riforma, i beneficiari dovrebbero ricevere tre proposte di lavoro, comunicate dal navigator. La prima entro sei mesi, al massimo a 100 chilometri dal luogo in cui si abita, la seconda fino a 250 chilometri e la terza dopo un anno in tutta Italia. Le aziende che assumeranno avranno sgravi fiscali fino a 18 mesi. Se si rifiuteranno tutt’e tre le proposte, invece, si perderà il Reddito. Chi dichiara il falso per accedervi rischia da 2 a 6 anni di galera.

LE PENSIONI DI CITTADINANZA

Associata alla riforma c’è anche la cosiddetta “Pensione di cittadinanza”, cioè un aumento della pensione minima, che sostituirà la pensione d’invalidità, fino a 780 euro (di cui 150 di contributo per l’affitto).

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