Oki/3. Referendum Grecia, le reazioni della stampa italiana ed estera

Mentre la Grecia festeggia il trionfo del “No” al referendum di ieri (scelto da oltre il 60% dei cittadini contro il 38,7% dei favorevoli a un accordo con i creditori), stamani la preoccupazione del mondo è su tutte le prime pagine dei giornali.
Le reazioni dall’Italia. Categorica la Repubblica che apre con «Grecia, schiaffo a Bruxelles», mentre il Messaggero titola «Il no della Grecia sfida l’Europa». Sulla stessa linea Il Corriere della Sera che scrive «Il No greco spaventa l’Europa», con un’intervista al ministro francese dell’economia Emmanuel Macron, il quale dichiara che «lo status quo è finito», intendendo per status quo «lo smantellamento progressivo, lento e doloroso della zona euro». Il timore dell’Ue per le possibili ripercussioni del voto traspare anche sulle prime pagine della Stampa («La Grecia dice no. Ue col fiato sospeso») e del Sole 24 Ore («Valanga di no dalla Grecia, l’Europa al bivio»). Più ironici invece il Fatto Quotidiano, che titola «Tsipras 61 – Europa 39» – alludendo ai dati del referendum – e il Tempo che apre con «Il cavallo di Troika».

La risposta della Germania. La reazione più dura è stata ovviamente quella della stampa tedesca, che ora si interroga su quali potrebbero essere i futuri scenari per l’Unione Europea, soprattutto di fronte all’ipotesi di una Grexit.  Per scongiurarla, su Handelsblatt, il principale quotidiano economico tedesco, Frank Wiebe si rivolge direttamente alla cancelliera Angela Merkel: «Frau Merkel, si muova!». «I greci stanno festeggiando la loro rovina», titola la Bild, da sempre uno dei tabloid tedeschi più conservatori. Più moderati il Frankfuter Allgemeine («Nessuno si azzarda a fare previsioni») e il settimanale Der Spiegel («La Grecia sceglie un futuro incerto»). Dalla parte dei greci si schiera invece die Zeit che scrive: «L’Europa non dovrebbe cedere all’impulso di lasciare cadere la Grecia. Un’uscita dall’euro potrebbe solo aggravare la crisi. Un compromesso è difficile, ma necessario».

Dall’estero. Per il quotidiano francese Le Monde «Il no greco è una sconfitta per la Merkel», mentre per Le Figaro è «un grande passo verso l’uscita dall’euro». In Spagna, El Mundo titola «La Grecia dice no all’Europa», mentre El Pais scrive che in Ue «Arriva l’ora della verità». «No all’austerity», «Allarme in Europa», «Europa verso l’incognito» sono invece i titoli diffusi sui quotidiani inglesi.
Per i tre principali giornali svizzeri, la vittoria del “No” in Grecia è una sconfitta per tutti: sul Corriere del Ticino, Ferruccio De Bortoli scrive che «è stato il trionfo dell’irrazionalità economica e dell’avventurismo politico»; per Aldo Sofia (La Regione) «è ancora troppo presto per dire se la vittoria del no si trasformerà in una svolta positiva per il futuro della Grecia e dell’eurozona; dipenderà da come Tsipras gestirà il suo successo». Sul Giornale del Popolo, Luigi Geninazzi scrive che ha vinto «l’orgoglio ferito di una nazione duramente provata dalla crisi e, ancor di più, dalle misure d’austerità vissute come ingiuste umiliazioni imposte dall’esterno e amplificate dalla retorica polemica di un Governo estremista», per poi chiedersi «E adesso?». Ma la paura si avverte anche oltreoceano: negli Stati Uniti il New York Times titola «Tsipras porta la Grecia alla bancarotta», mentre per il Washington Post «la dura reazione dei leader europei fa capire che la battaglia è solo all’inizio».

Alessandra Aurilia

Alessandra Aurilia

Nata a Roma il 29/04/1988, nel 2013 si laurea (110/110) in Scienze e Tecnologie della Comunicazione all’Università di Roma “La Sapienza”, discutendo una tesi dal titolo “Onde libere (digitali). Dalle radio private alle web radio: Evoluzione di una libertà comunicativa”. Ad una grande passione per la musica, che la porta a coltivare lo studio del canto, si unisce l’amore per la scrittura e per la radio. Giornalista praticante presso LumsaNews, aspira a specializzarsi in giornalismo radiofonico.