ROMA – Approda alla Camera il disegno di legge di riforma della normativa sui condomini voluto da Fratelli d’Italia. Addio condòmini amministratori degli stabili e ai vicini di casa che organizzano le assemblee in cortile o addirittura in soggiorno. Ma soprattutto via libera al pagamento da parte degli utenti in regola delle spese condominiali dei morosi. Una misura non gradita all’interno della maggioranza, dove si accendono le polemiche con la Lega “non condivide” la proposta a causa delle “eccessive criticità”.
Cosa prevede la riforma
La riforma bis per i condomini sancisce che gli amministratori dovranno essere laureati, con un albo istituito presso il Mimit per questa professione e per quella del revisore, indispensabile negli edifici con più di 20 appartamenti. Il provvedimento in discussione prevede inoltre il divieto dei pagamenti in contanti “eseguiti su specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio medesimo”.
Occhio anche ai debiti perché in caso di morosità, “i creditori possono agire sulle somme disponibili sul conto corrente condominiale per l’intero credito vantato e, in via sussidiaria, sui beni dei condomini nella misura della morosità di ciascuno”. Il ddl intende dare l’addio a quella che viene definita la figura “ormai anacronistica del condomino-amministratore privo di qualsivoglia formazione, il quale non può più garantire gli interessi del condominio e degli altri soggetti coinvolti, ancor meno quelli economico-sociali, e che, ciò nonostante, ancora oggi può occuparsi della gestione di immobili anche molto complessi, con i conseguenti e gravosi carichi di responsabilità”.
I dubbi della Lega
Tuttavia, il ddl 2692 a firma di Elisabetta Gardini (FdI) e altri 9 deputati preoccupa. E non solo gli amministratori. Dopo le proteste social, il Carroccio spacca la maggioranza. Stando a quanto filtra da fonti dal Carroccio, “la riforma bis del condominio, così come ipotizzato dalla proposta di legge 2692, presenta evidenti criticità e non è condivisa dalla Lega”. Una posizione precedentemente confermata dalle parole arrivate in mattinata dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami: “La proposta di legge sulla gestione dei condomini costituisce una proposta che ha la finalità di tutelare i proprietari e i condomini onesti da gestioni non corrette, problema assai diffuso che coinvolge molti cittadini. È indispensabile un confronto tra tutti i soggetti interessati”.
Critiche dall’opposizione con il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che attacca: “La brillante proposta di legge di Fratelli d’Italia sui condomini espone gli inquilini in linea coi pagamenti al rischio di dover pagare anche il conto degli inquilini morosi a fornitori e manutentori”. L’accusa dei pentastellati è che “venga chiesta la laurea per amministrare un condominio ma non per essere presidente del Consiglio”.


