Rimborsi ai partiti dall'Uecoinvolti nello scandalo M5s, Forza Italia, Ukip e FN

Collaboratori assunti con soldi europei e fatti poi lavorare nei propri Paesi

Hanno abusato dei soldi dell’Unione europea per portare a termine i loro disegni politici. Questa è l’accusa rivolta ad alcuni grandi partiti europei. accusati di frode ai danni delle casse del Parlamento di Strasburgo.
Il Front National di Marine Le Pen in Francia e lo Ukip di Nigel Farage in Inghilterra avrebbero assunto collaboratori con i soldi di Strasburgo facendoli lavorare poi nel loro paese per il partito.
Coinvolti nel caso anche gli italiani Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega ed alcuni ex parlamentari del Pd.

Lo scandalo parte dalla Francia con un filone di indagini sul Front National. Marine Le Pen, leader del partito, era stata già coinvolta nella bufera sui casi legati agli assistenti pagati da Strasburgo ma al lavoro a Parigi. Ma adesso la forza politica che vuole portare la Francia fuori dall’Unione è al centro di un nuovo scandalo: sono presenti infatti dei contratti sugli assistenti che coinvolgono il padre e il compagno della Le Pen. Anche l’Ukip di Farage dovrà restituire un milione di euro al Parlamento Ue per i contratti di una serie di assistenti, tra cui anche la moglie dello stesso Farage.

Per quanto riguarda i partiti italiani, spicca il nome di Laura Comi, deputata di Forza Italia e vicecapogruppo del Partito popolare europeo. Deve restituire al Parlamento 126mila euro. Questo perché dal 2009 al 2010, nella scorsa legislatura, ha assunto come assistente locale la madre pagata con i soldi dell’assemblea, nonostante la norma che impedisce ai deputati di ingaggiare genitori, figli e parenti. Per evitare guai più seri Comi a fine 2015 ha accettato di restituire l’importo alle casse di Strasburgo.

Nello scandalo si sono distinti anche i grillini; al momento sui deputati del M5s non ci sono ingiunzioni a restituire soldi o indagini penali. Ma ci sono fortissimi sospetti tanto che l’amministrazione dell’assemblea sta procedendo a delle indagini su due deputate. Daniela Aiuto avrebbe chiesto il rimborso di una mezza dozzina di studi sul turismo che le sarebbero serviti per svolgere attività parlamentare. Studi che però sono risultati copiati da siti come Wikipedia.
La seconda indagine riguarda la parlamentare Laura Agea. I sospetti ricadono su un suo assistente locale che dovrebbe svolgere un’attività legata al mandato europeo ma che in realtà opera soltanto come imprenditore.

Nancy Calarco

Nasce a Bologna nel 1993. Frequenta la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna, laureandosi in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. Ha studiato inglese a Toronto ottenendo il certificato linguistico IELTS. Ha svolto l’Erasmus Placement a Londra lavorando per una società di consulenza. Appassionata di libri, viaggi e fotografia, estremamente critica e curiosa.