HomeCronaca Roma come il Bronx. Sparatoria a San Basilio per una lite di viabilità, un morto e un ferito.

Roma come il Bronx. Sparatoria a San Basilio per una lite di viabilità, un morto e un ferito.

di Alessandra Pepe13 Giugno 2013
13 Giugno 2013

Un banale incidente stradale degenerato in omicidio. È quanto è successo ieri a San Basilio, periferia Nordest della Capitale. Sembrerebbe, da quanto accertato da polizia e carabinieri, che il motivo sia un diverbio per viabilità. Ieri intorno alle18, invia Carlo Tanfo, si è scatenata una lite tra i conducenti di due auto dopo un incidente. Sceso dall’autovettura Maurizio Alletto32 haferito al volto con un coltello Moreno Coppi, 18 anni, alla guida insieme al padre Luciano, guardia giurata, che per difendere il figlio ha risposto con un colpo di pistola alla testa uccidendo Alletto.
Un pomeriggio di follia a San Basilio. Volano insulti «infami, bastardi, venduti» verso gli operatori del 118 e contro chiunque indossi una divisa, c’è chi, addirittura, si scaglia anche contro le troupe tv, perché i soccorsi sono arrivati troppo in ritardo. Delle due ambulanze arrivate sul posto, una viene assalita dai parenti della vittima per evitare che soccorra Moreno Coppi, vengono tirati sassi contro i paramedici, un portantino viene ferito alla spalla e preso a calci dalla folla inferocita. Si sfiora la guerriglia, polizia e carabinieri giunti sul posto faticano a controllare la violenza. Stesse scene all’ospedale Pertini, dove è ricoverato in prognosi riservata il diciottenne ferito, ma non grave, e sotto casa della guardia giurata, che dopo essersi rifugiato in casa, è stata arrestato con l’accusa di omicidio.
Alta tensione nella Capitale. È il ventitreesimo assassinio che si registra tra Roma e provincia dall’inizio dell’anno, il primo con la nuova amministrazione. «Non possiamo accettare che nella nostra città  avvengano episodi di tale gravità – ha dichiarato il neosindaco Ignazio Marino- e in particolare che uomini e donne, che con professionalità e umanità prestano soccorso a chi è in difficoltà, siano aggrediti brutalmente». «Non riesco a capire come si possa odiare chi cerca di salvare una vita e come si possa danneggiare un’ambulanza pubblica» ha affermato il direttore del 118 di Roma Livio De Angelis.

di Alessandra Pepe

 

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