Roma: il romanticismo di Florenzi e la terza vittoria di fila in campionato

c9f98e80-4197-11e4-8bdf-5ff289e5fb11_ByD88FtCIAEbayUEsultare per un goal non ha prezzo. Esultare per un goal e festeggiare, per la prima volta in assoluto, con nonna Aurora ha un valore inestimabile, tanto da rendere irrisoria la multa che Alessandro Florenzi dovrà pagare per l’ammonizione ricevuta dopo l’esultanza, sanzionata dal direttore di gara Peruzzo, perché comunque contraria al regolamento. Cartellino giallo a parte, la scena ha portato una ventata di gioia e di aria fresca in un mondo dove regnano incontrastate fisicità, competizione e affari da capogiro: la corsa del ragazzo verso la tribuna, il pubblico che si apre per liberare il passaggio e la commozione dell’82enne romana che accoglie a braccia aperte il nipote, quello stesso nipote che tanto le ricorda Nisio, il nonno di Florenzi, anche lui calciatore.

«Le avevo promesso che sarei andato da lei se avessi segnato, e ogni promessa è debito, con lei poi ancora di più» ha spiegato l’esterno giallorosso al termine dell’incontro vinto per 2 a 0 con il Cagliari. «La multa per il cartellino giallo? Alle volte -ha aggiunto Florenzi -, il valore degli affetti va oltre i soldi». Tutto è nato dopo il ritorno del romanista dalla partita con la nazionale contro la Norvegia: Florenzi rimase a bocca asciutta dopo essersi “mangiato” un goal praticamente già fatto. La nonna- tifosa, allora, dopo aver visto la partita, si sarebbe alterata col nipote, promettendogli che sarebbe andata allo stadio e che lui avrebbe finalmente segnato. E così è stato e il giovane calciatore ha interrotto un digiuno lungo sei mesi.

L’ammonizione non fa arrabbiare più di tanto nemmeno Rudi Garcia, di solito intransigente con i suoi ragazzi: «Pagherà la multa, è normale, ma penso che lo farà veramente con felicità. L’abbraccio tra di loro è un’immagine bellissima, ricca d’emozione, la nonna era felice, commossa. Sono contento di vedere queste immagini nel calcio. È così che deve essere». Ma la gioia del tecnico ha sicuramente a che fare anche con l’inarrestabile marcia in campionato della sua Roma: tre vittorie su tre partite e nove punti in classifica. Unica squadra a ostacolarle la strada, la Juve di Allegri, anche lei in vetta con nove punti.

Se la sponda giallorossa si sta godendo il momento, non si può dire lo stesso in casa Lazio: la sconfitta con il Genoa ha portato scompiglio nello spogliatoio, con l’espulsione di De Vrij e tre infortuni. «Avremmo meritato un altro risultato – ha ammesso il tecnico della Lazio Pioli -, non posso rimproverare i miei ragazzi per la prestazione. Siamo delusi ma dobbiamo insistere e migliorare, continuando a giocare così i risultati arriveranno».

Renato Paone

Renato Paone

Nato a Carpi (Mo) il 16 luglio 1986, si è laureato in Scienze Storico–Religiose presso La Sapienza di Roma. Nel 2007 ha iniziato a collaborare con il quotidiano “Il Corriere Laziale” ottenendo, al termine del biennio, il tesserino da pubblicista. Ha proseguito la sua attività giornalistica scrivendo su alcune riviste on line, interessandosi prevalentemente di politica estera, Medio Oriente, Asia e Africa, e pubblicando il suo primo libro, “Jihad e Stampa Cattolica”, nel settembre del 2013.