Legge elettoraleOggi si vota alla CameraÈ scontro sulla fiducia

Rosato: "Una scelta opportuna" Speranza: "È contro la democrazia"

A quattro mesi dall’incidente sull’emendamento di Micaela Biancofiore, che fece saltare l’accordo tra Pd, Lega, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle, il Rosatellum bis torna in aula. Oggi, alle 15, la legge elettorale arriva alla Camera dove i deputati dovranno esprimersi sul testo, riveduto e corretto, votando 200 emendamenti.

Nonostante sulla carta i numeri ci siano, la maggioranza teme che la riforma venga nuovamente affossata per colpa dei franchi tiratori quando ci si esprimerà con voto segreto. Per questo, nelle ultime ore, si riaffaccia una doppia ipotesi: o porre la fiducia risolvendo così il problema alla fonte, oppure ricorrere al cosiddetto “canguro”, che permette di saltare gli emendamenti più a rischio.

La maggioranza si è espressa a favore del voto di fiducia perché, come sostiene il padre del Rosatellum, Ettore Rosato, “la fiducia è opportuna perché il testo è frutto di un faticoso equilibrio tra maggioranza e opposizione, e sottoporlo ai voti segreti metterebbe in difficoltà il complesso della norma”. Rosato, dopo una riunione di maggioranza, forte anche dell’approvazione dell’ex giudice della Corte Costituzionale, Valerio Onida, ha telefonato al premier Paolo Gentiloni per segnalargli l’opportunità del voto segreto.

Una possibilità che, però, non convince il M5S e gli altri deputati contrari alla riforma. Immediata infatti la risposta a Rosato da parte del Capogruppo MdP Roberto Speranza: “Mettere la fiducia sulla legge elettorale a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere è oltre i limiti della democrazia. Una legge che toglie la sovranità ai cittadini di scegliere i propri eletti viene approvata togliendo la sovranità al Parlamento. Non voglio credere che sia vero”. La fiducia non convince nemmeno Giulio Marcon, capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio, che parla di una “scelta gravissima che impedisce al Parlamento di modificare una pessima legge elettorale fatta di nominati e liste bloccate”.

I deputati del M5s scrivono in una nota: “Se il governo dovesse porre la fiducia su questa indegna legge sarebbe un atto eversivo. Praticamente un golpe bianco”.  Danilo Toninelli, deputato M5S, poi, invoca su Twitter l’intervento del Capo dello Stato: “Fiducia su #leggeelettorale è atto eversivo e incostituzionale fatto da chi ha paura dei suoi. Gentiloni si opponga e Mattarella intervenga”.

Sulla fiducia si è espressa anche Forza Italia che, fa sapere il capogruppo Renato Brunetta, “voterà sì alla legge, pur non partecipando, ovviamente, alla votazione sulla fiducia”. Ugualmente farà la Lega Nord: “Se la fiducia serve ad andare più in fretta, la usino – dichiara il capogruppo Massimiliano Fedriga – però non la voteremo, nessun sì a un governo che ha sempre fatto malissimo”.

A meno di due ore dal voto alla Camera, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pur non esprimendo valutazioni nel merito del testo e neppure sull’ipotesi di voto di fiducia, continua a considerare positivo l’impegno in Parlamento per giungere a una nuova legge elettorale, auspicando che questo avvenga con ampio consenso. E’ quanto si apprende al Quirinale in merito al dibattito politico sul Rosatellum bis.