HomeCronaca Monza, annullato concorso per 23 posti da infermiere: rinviati 2500 candidati

Monza, annullato concorso
per 23 posti da infermiere
in attesa 2.500 candidati

Un video documenta il caos generale

Richiesto l'intervento dei carabinieri

di Valerio Del Conte10 Ottobre 2017
10 Ottobre 2017

Confusione, cellulari in mano ai candidati e domande di esame aperte prima del dovuto. È stato così annullato, con l’intervento delle forze dell’ordine, un concorso per 23 posti da infermiere a tempo indeterminato negli ospedali milanesi Sacco e Fatebenefratelli. Considerando i tanti neolaureati e infermieri precari, non stupisce che alla prova si siano presentati in più di 2.500.

L’appuntamento era fissato per le 9:30 nel PalaVolley di Monza, una struttura sportiva apparsa inadeguata per contenere tutti i candidati. Alle 11 regnava ancora il caos. Tra luglio e agosto, erano state oltre 4.500 le domande di partecipazione inviate da tutta Italia. Dopo il primo test selettivo, erano rimasti in 2.635, tutti promossi allo scritto successivo del 2 ottobre. “E già questo a noi ha colpito: possibile che nessuno sia stato ritenuto non idoneo e tutti siano passati all’esame scritto?”, si è domandata la segretaria della Fp Cgil, Isa Guarnieri. Il numero delle richieste inviate, in realtà, non stupisce più di tanto: negli ultimi due anni, ad esempio, al Niguarda sono state 12mila le domande presentate per 25 posti, mentre al Policlinico 7mila per dieci impieghi.

Un video pubblicato su Nurse24.it e girato da uno degli aspiranti infermieri presenti all’esame ha mostrato la cattiva organizzazione della prova: decine di giovani che protestano e domande del test aperte prima del via libera della commissione. In particolare, alcuni ragazzi avrebbero notato uno di loro intento a fotografare i quesiti, prima distribuiti in modo disomogeneo e poi ritirati. Non tutti, però, avevano riconsegnato i fogli. Nonostante le lamentele di molti candidati, arrivati anche da lontano, i commissari hanno dovuto rinviare la prova, probabilmente a lunedì prossimo, quando si terrà anche quella pratica, e stanno valutando ora se denunciare il candidato sleale. Successivamente è stato richiesto anche l’intervento dei carabinieri e degli agenti del Commissariato per verificare eventuali irregolarità.

“Problemi simili a livello organizzativo si erano verificati anche durante la preselezione, con tanti candidati costretti ad aspettare ore, e a iniziare le prove con ritardo a causa di problemi organizzativi – sottolinea Guarnieri – Non capiamo come sia possibile: in altre strutture ci sono stati concorsi con un numero maggiore di candidati che si sono presentati. E situazioni del genere non si sono verificate: vogliamo capire cosa è andato storto nell’organizzazione. E se davvero ci sono stati problemi di trasparenza”.

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