HomeSpettacoli Sanremo, 24 i Big in gara. Aggiunte Tosca e Rita Pavone ma anche molti nomi nuovi

Sanremo, 24 i big in gara
aggiunte Tosca e Pavone
ma molti nuovi nomi

Polemiche sull'invito a Rula Jebreal

e sull'esclusione di Gerardina Trovato

di Laura Bonaiuti07 Gennaio 2020
07 Gennaio 2020

Passano da 22 a 24 i cantanti in gara al Festival di Sanremo, in calendario dal 4 all’8 febbraio prossimo. Questo l’annuncio fatto ieri sera durante la puntata speciale de “I Soliti ignoti” dell’Epifania da Amadeus, direttore artistico e conduttore di Sanremo, che ha annunciato i nomi delle due “big” salite sul treno in corsa, due presenze in più rispetto al previsto: Rita Pavone e Tosca. Secondo alcuni, questa modifica tempestiva del regolamento potrebbe essere una mossa a favore della parità di genere, anche se le concorrenti donne saranno soltanto 7 su 24: in ordine alfabetico, Elettra Lamborghini, Elodie, Giordana Angi, Irene Grandi, Levante e, da adesso, anche Rita Pavone e Tosca.

Gli altri comporranno un mix di vecchio e nuovo: Achille Lauro, Alberto Urso, Anastasio, Bugo e Morgan, Diodato, Enrico Nigiotti, Francesco Gabbani, Junior Cally, Le Vibrazioni, ma anche Marco Masini, Michele Zarrillo, Paolo Jannacci e Piero Pelù, insieme ai Pinguini Tattici Nucleari, Rancore, Raphael Gualazzi e Riki. Una squadra fatta per unire davanti alla televisione persone di diverse generazioni. Perché, si sa, l’audience ormai fa da padrona.

Sono due i casi mediatici nati dalla costola di Sanremo. Il primo riguarda la presenza della giornalista internazionale Rula Jebreal, che ha alzato un polverone di polemiche. La Rai è stata accusata di censura per averla in un primo tempo estromessa mentre Matteo Salvini, che si era espresso duramente sull’ospite, è stato accusato di essere il “mandante” dell’esclusione, tramite la direttrice di Rai1, Teresa De Santis. L’amministratore delegato Salini non si è lasciato intimorire e ha riproposto l’invito a Rula Jebreal a condizione che parli di temi relativi alle donne, come la violenza di genere, senza riferimenti politici.

L’altro caso, che è stato ripreso da vari media, è l’esclusione di Gerardina Trovato. La cantautrice siciliana, oggi 52 anni, si era fatta conoscere dal grande pubblico portando sul palco dell’Ariston “Ma non ho più la mia città” nel 1993, classificandosi seconda dietro Laura Pausini. L’anno successivo si era aggiudicata il quarto posto con “Non è un film”. L’esclusione dal Festival Sanremo 2020 per Gerardina Trovato, che è stata costretta a tornare a vivere nella sua Sicilia, dopo aver venduto, per necessità economiche, l’abitazione di Roma, è l’ennesima sconfitta. “Ci sono rimasta male, anche perché era stata la Rai a cercarmi. Da lì sarebbe ripartita la mia carriera. Il problema è che sono sola, senza una casa discografica (dopo la rottura con quella di Caterina Caselli, ndr). E non ho soldi nemmeno per registrare le mie canzoni”, ha raccontato in un’intervista al Messaggero, “Alla commissione di Sanremo ho fatto ascoltare 24 canzoni, tutte quelle che ho scritto in questo periodo difficile”.

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