ROMA – Balla con Pulcinella Daniela Santanchè alla Fiera di Milano alla vigilia della mozione di sfiducia targata M5s. Sorridente e serena. “Io non ho paura, sono tranquilla. Lavoro e porto avanti le attività del ministero”, dice la ministra ai giornalisti presenti alla Bit.
Sola contro tutti
Oggi a Montecitorio alle 14 l’imprenditrice-ministra, rinviata a giudizio per falso in bilancio nell’inchiesta Visibilia, assisterà agli attacchi delle opposizioni, sprovvista della difesa dei suoi compagni di partito. Un faccia faccia di un’ora e mezza con tutto il Parlamento, da sola contro tutti. Sarà tutta la maggioranza, infatti, a non partecipare alla discussione generale in Aula. Interverrà, invece, solo al momento delle dichiarazioni di voto. Modus operandi già utilizzato nel precedente del 2024 quando la compagine di governo ha bocciato la mozione di sfiducia sempre nei confronti di Santanchè. Silenzio dei gruppi di centrodestra che sembrerebbe però marcare anche la distanza tra la titolare del ministero del Turismo e Fratelli d’Italia, cui rapporto sembra essere ai minimi storici. È la stessa premier Meloni a far trapelare freddezza non avendo ancora fissato alcun incontro chiarificatore con la Santanchè. A difendere la ministra Matteo Salvini: “Non vedo perché uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio”.
Calenda: “Sì alla sfiducia, ma non si fa così l’opposizione”
Per le opposizioni un occasione per testare la propria compattezza, con i dem e Avs che sottoscriveranno e voteranno la richiesta pentastellata. Italia Viva voterà sicuramente la mozione di sfiducia, mentre sono in corso le valutazioni definitive sulla firma. Azione voterà contrò la ministra ma non sottoscriverà l’atto. Per il partito la mozione di sfiducia“ ha il solo effetto di rafforzare con un voto parlamentare la persona che si vuole sfiduciare”. Calenda ritiene che il governo uscirà rafforzato dal voto del Parlamento, in quanto secondo il leader di Azione potrà respingere ogni richiesta di dimissioni presente e futura.
Nordio nel mirino del Pd
Santanchè che rischia di non essere l’unica a dover imbattersi in una mozione di sfiducia. Il Pd infatti, starebbe lavorando ad una mozione contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio per la gestione del dossier Almasri.