Claudio Baglioni durante la conferenza stampa di presentazione del 69esimo Festival di Sanremo, 9 gennaio 2019. ANSA/ RICCARDO DALLE LUCHE

"Sarà popolar-nazionale"Baglioni parla del Festivalche prende il via domani

Il cantante a Che Tempo Che Fa intervistato da Fabio Fazio

“Vorrei dirottarlo verso l’armonia, verso un’idea di collegamento tra estremi che sono solo apparentemente lontani, verso una soluzione unica che sia molto vicina alla bellezza”. Così ieri sera Claudio Baglioni, intervenendo in collegamento da Sanremo alla trasmissione Che Tempo Che Fa, spiega la sua idea di Festival. Il cantante 67enne italiano infatti, da domani sera, per la seconda volta, sarà alla guida del Festival della Canzone Italiana.

Per Baglioni “sarà un Festival nazional-popolare, anzi in questo caso popolar-nazionale, che darà una fotografia dell’Italia di oggi”. “Mai il palco dell’Ariston è stato tanto grande – spiega ancora il cantante e presentatore romano – abbiamo utilizzato ogni centimetro senza rinunciare a nulla nella platea, anzi ci saranno addirittura posti in più, per l’orchestra abbiamo sistemato il golfo mistico alle nostre spalle”. “Il lato spettacolare sarà rilevante: la speranza è di continuare nel solco dell’anno scorso e dare centralità alle canzoni italiane com’è nello statuto del Festival” precisa Baglioni. Poi qualche indiscrezione sugli ospiti: “Fiorello torna?” gli chiede Fazio, e Baglioni: “Per quanto ne sappia io no, se arriva sarà a mia insaputa, cosa che succede tipicamente”.

Gli ospiti confermati al momento sono Andrea Bocelli, che si esibirà insieme al figlio, le cantanti Elisa e Giorgia, Pierfrancesco Favino, co-conduttore dell’edizione 2018, e Michelle Hunziker. Torneranno sul palco Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. Confermate anche le presenze di Antonello Venditti, Alessandra Amoroso e Luciano Ligabue.
A meno di 48 ore dal via le aspettative non smettono di crescere. Baglioni e la sua squadra, Claudio Bisio e Virginia Raffaele lo affiancheranno infatti sul palco, sembrano prontissimi e bisogna quindi attendere solo che si alzi il sipario.

Matteo Petri

Giovane studente appassionato di giornalismo, filosofia e musica. Nato nella provincia toscana di Lucca nel 1995, diplomato allo scientifico e laureato in filosofia a Pisa nel 2017. Compulsivamente curioso di natura, assillatore di domande professionista. Vespista, nonché bassista nel tempo libero.