ROMA – Alta tensione tra il Quirinale e Fratelli d’Italia. A far esplodere la polemica l’articolo pubblicato da La Verità secondo cui il Consigliere del Colle Francesco Saverio Garofani – già parlamentare del Partito Democratico – avrebbe auspicato iniziative per frenare Giorgia Meloni in vista delle prossime politiche e, soprattutto, per evitare che “una maggioranza di destra possa avere i numeri per eleggere il prossimo presidente della Repubblica”.
Secondo il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, Garofani avrebbe detto, davanti a politici, funzionari e sportivi, che “un anno e mezzo di tempo forse non basta per trovare qualcuno che batta il centrodestra”. Ci vorrebbe un provvidenziale scossone”. Affermazione che ha spinto il giornale a titolare l’edizione del 18 novembre con: “Il piano del Quirinale per fermare Meloni”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Galeazzo Bignami ha chiesto che Garofani fornisca una smentita, sottolineando di non voler coinvolgere direttamente il Quirinale. La risposta dal Colle è arrivata con una nota in cui è stata definita “ridicola” l’ipotesi che ci sia un piano contro la premier.
A provare a riportare la vicenda dentro i confini istituzionali è il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari: “Né Fratelli d’Italia né tantomeno Palazzo Chigi hanno mai dubitato della lealtà del presidente Mattarella”.
Una linea condivisa anche da Forza Italia, che prende nettamente le distanze dalla polemica. Il senatore Pierantonio Zanettin, capogruppo azzurro in commissione Giustizia, sottolinea infatti che il suo partito “ha la massima fiducia nel presidente Mattarella, da sempre garante dell’equilibrio istituzionale”.
Garofani al Corriere: “Solo chiacchiere tra amici”
Intervistato dal Corriere della Sera, Francesco Saverio Garofani respinge l’idea di un disegno politico orchestrato dal Colle: “Sono molto amareggiato, per me e per la mia famiglia” premette il consigliere, che dice di aver scoperto con stupore di essere finito al centro del caso. “Ho l’impressione di essere stato utilizzato per colpire il presidente”, aggiunge, definendo le espressioni che gli vengono attribuite “semplici chiacchiere tra amici”, pronunciate in un contesto informale e senza alcuna intenzione di incidere sugli equilibri istituzionali.
Garofani assicura di non aver mai agito al di fuori del proprio ruolo e racconta che Sergio Mattarella lo ha chiamato personalmente per rassicurarlo: “È stato affettuosissimo. Mi ha detto ‘stai sereno, non te la prendere’”.
Le opposizioni all’attacco: “Un affondo senza precedenti”
La polemica diventa immediatamente terreno di scontro. Le opposizioni, compatte, accusano FdI di aver oltrepassato il limite: “Parole inaccettabili nei confronti del Quirinale”, denuncia la capogruppo dem Chiara Braga. Dal Movimento 5 Stelle una condanna altrettanto dura, con la deputata Vittoria Baldino che definisce le dichiarazioni come “fango gettato sulla massima istituzione repubblicana”
Critiche severe anche da +Europa, con il segretario Riccardo Magi che denuncia un “attacco inaudito al presidente Mattarella”. Da Italia Viva intervengono i vicepresidenti Enrico Borghi e Davide Faraone, che accusano Fratelli d’Italia di alimentare “complottismi e vittimismi” per spostare l’attenzione dalle difficoltà del governo.


