Sequestrato il tesoro di Fiorito. Secondo interrogatorio in carcere

Un milione e trecento mila euro, questo quanto la Procura di Roma ha deciso di sequestrare a Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl, in carcere da martedì scorso. Ma gli accertamenti sono ancora in corso e non è detto che la cifra non possa aumentare.

Tra i beni, riconducibili all’attività illecita di sottrazione dei fondi, ci sono sette conti correnti italiani e quattro esteri, la villa del Circeo e le macchine, di cui una jeep comprata lo scorso febbraio per affrontare l’emergenza neve a Roma.

Le accuse ad Abbruzzese. Interrogato ieri per la seconda volta nel carcere di Regina Coeli dal gip Stefano Aprile, Fiorito ha ribadito di non essere lui l’ideatore del sistema sull’uso dei fondi, ma solo uno degli utilizzatori. E ancora, ha insistito sulla responsabilità di Mario Abbruzzese, il presidente del consiglio regionale, e sul fatto che tutti i partiti erano a conoscenza dell’andazzo sulle spese delle risorse statali. “Se ho sbagliato l’ho fatto in buona fede – ha risposto al giudice sul suo ingiustificato arricchimento personale – quando l’ufficio della presidenza della regione ha deciso di aumentare i fondi a disposizione ed ha autorizzato i consiglieri a prelevare da lì le loro indennità, ho ritenuto di poter aumentare gli importi che m spettavano”.

 Il tesoro. Undici i conti correnti sequestrati in tutto, per un valore complessivo di 837mila euro. Due i conti alla Unicredit, uno di 111mila euro, l’altro di 42mila cointestato con la mamma. Altri 100mila euro depositati al Monte dei paschi di Siena. 50mila euro circa alla Deutsche Bank e 66mila alla Banca popolare del Lazio. Ma non è tutto. Fiorito ha versato denaro anche su quattro conti correnti spagnoli per un ammontare di circa 339mila euro e il magistrato non ha dubbi che, almeno in parte, questi conti siano stati gonfiati con i fondi del Pdl. La finanza ha sequestrato anche la sua villa al Circeo, una casa dal valore di 800mila euro. Una Smart, messa poi a disposizione degli altri consiglieri perché troppo piccola per la sua stazza, una Bmw X5 e una Jeep Wrangler. Una scelta, quella del sequestro, sulla quale il gip non ha avuto dubbi, come si legge nel decreto: “A causa dell’azione delittuosa di Fiorito solo una parte del denaro pubblico assegnato al Pdl è stata destinata alla realizzazione delle finalità legali per essere, invece, utilizzato per soddisfare gli interessi personali ed esclusivi del pubblico ufficiale”.